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L’oncologia nel XX secolo
Dario Vascellaro, N. 3 marzo 2004

Continua il percorso storico sui padri della radiologia e gli oncologi che sono entrati nella storia del Novecento. È importante conoscere come si sia evoluto il cancro nella storia, a livello scientifico e sociale, ma è ancora più importante risalire ai mezzi terapeutici adottati per combatterlo, al loro sviluppo nel tempo e procedere a una valutazione dei risultati odierni.

Un tumore al maschile
Minnie Luongo, N. 3 marzo 2004

Il tumore del testicolo, grazie agli sviluppi della chemioterapia e delle terapie chirurgiche e radianti, oggi è la neoplasia solida con la migliore prognosi. Spieghiamo le caratteristiche di questo tumore prettamente maschile con il professor Vincenzo Mirone, professore all’Università Federico II di Napoli.

Tumore del seno: la lotta continua
Cristina Mazzantini, N. 3 marzo 2004

Dall’identificazione dei geni tumorali all’impiego delle cellule staminali in terapia, dagli enormi progressi della biologia molecolare al ruolo fondamentale della chemioterapia, soprattutto dopo l’avvento dei taxani negli anni Novanta del secolo scorso. I risultati per la cura del tumore del seno sono del tutto soddisfacenti, ma la battaglia non è ancora finita. Ecco di cosa si è discusso nel simposio di Roma sullo screening e le terapie tumorali in Europa.

Antiossidanti: un aiuto nella prevenzione
Paola Sarno, N. 3 marzo 2004

Può una corretta alimentazione condizionare il nostro stato di salute? Cosa si intende per «corretta alimentazione«? Già negli anni Cinquanta del secolo scorso si parlava di dieta mediterranea, per le sue riconosciute proprietà salutari contro le patologie più gravi. In particolare, ci siamo occupati delle sostanze denominate antiossidanti, insieme ad Andrea Ghiselli, primo ricercatore all’INRAN, l’Istituto Nazionale per la Ricerca Alimentare e la Nutrizione di Roma.

Vaccinate contro l’HPV
Annalisa Cretella, N. 3 marzo 2004

Un test e un vaccino per sconfiggere il tumore della cervice uterina. Ecco l’ambizioso obiettivo dei ricercatori di tutto il mondo contro questa neoplasia. Il tumore della cervice uterina sembra essere l’unico tipo di cancro davvero guaribile se identificato precocemente. Lo scopo ora è quello di dimostrare che il vaccino può prevenire l’infezione del virus trasmesso sessualmente e quindi anche la possibilità di sviluppare il tumore.

Droghe: rischi e benefìci
Lara Bettinzoli, N. 3 marzo 2004

È accertato che tutti i tipi di droghe, anche quelle cosiddette leggere, in particolare derivate della cannabis, hanno effetti collaterali piuttosto seri sulla salute. Non solo danno dipendenza fisica e psicologica, ma anche problemi cerebro-spinali, immunitari, cardiaci, alla prostata e oncologici. Ci sono casi, però, nei quali si possono trarre benefìci da queste sostanze: il loro utilizzo nella terapia del dolore oncologico e quindi la cura del dolore cronico.

Un protocollo ad hoc
Monica Melotti, N. 3 marzo 2004

Le fratture ossee vanno considerate come un fenomeno importante per i pazienti oncologici. Si può infatti compromettere la loro qualità di vita, All’oncologo spetta il difficile compito di adeguare la terapia, tendendo in considerazione anche l’opinione del traumatologo. La soluzione migliore sembra essere un protocollo creato ad hoc. Ne parliamo con gli specialisti dell’Istituto Humanitas di Rozzano.

Linee guida: punto secondo
Cristina Sampiero, N. 1/2 gennaio/febbraio 2004

Prosegue il nostro viaggio all’interno delle “Linee guida per una sana alimentazione italiana”. Vedremo di seguito il secondo dei 10 punti in programma.

Curriculum di una malattia
Dario Vascellaro, N. 1/2 gennaio/febbraio 2004

Il cancro non è una malattia nuova. Alcuni tipi di cancro erano conosciuti fin dai tempi preistorici, ma paradossalmente il cancro non ha una storia nel senso sociale del termine. Lo si potrebbe paragonare a quello che fu la lebbra nel XV secolo, la follia nel XVI, la tubercolosi e la sifilide nel XIX. Proviamo a tracciarne un sintetico profilo.

La chirurgia basata sull’evidenza
Lara Bettinzoli, N. 1/2 gennaio/febbraio 2004

Per i medici non è sempre facile scegliere l’approccio terapeutico migliore per i pazienti, soprattutto in ambito chirurgico. In base a cosa il chirurgo si orienta verso un tipo di intervento piuttosto che un altro? La risposta possiamo cercarla nella ricerca e nell’esperienza scientifica.


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