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ADSINT, Associazione Donatori di Sangue

Minnie Luongo, N. 4 aprile 2011

Donare sangue è doppiamente importante: non solo in seguito a interventi chirurgici o dopo trapianti d’organi, ma anche nella cura di malattie gravi come tumori, leucemie e anemie croniche. Approfondiamo l’argomento con Rocco Federico Cocchia, presidente di ADSINT.

Presidente, perché donare sangue?
Intanto, perché rappresenta un atto d’importante consapevolezza e solidarietà verso chi soffre. Non a caso, molte persone donano la prima volta per un parente o un amico, ma la maggioranza di loro continua perché si rende conto di quanto il sangue sia un elemento insostituibile, indispensabile alla vita, che non si può riprodurre in laboratorio.

A che cosa serve, in concreto, la donazione del proprio sangue?
Si tratta di una vera e propria “trasfusione” di aiuto verso pazienti affetti da gravi malattie oncologiche, croniche e genetiche. La trasfusione di nuovi globuli rossi, plasma e piastrine, in molti casi, consente la guarigione; in altri, il miglioramento clinico e, in altri ancora, permette addirittura la sopravvivenza.

Molti esitano per problemi di “sicurezza”.
Questo tipo di timore non ha più ragione di esistere. A distanza di qualche settimana dal primo prelievo per l’idoneità, se gli esiti della valutazione globale (esami più visita) risultano conformi alla legge, si può procedere alla prima donazione di sangue. Ad ogni donazione, poi, si viene sottoposti a un colloquio e a una visita medica, allo scopo di accertare le buone condizioni di salute. La donazione di sangue intero consiste nel prelievo di 405/450 ml di sangue in 8-10 minuti, in apposite sacche contenenti anticoaugulanti e conservanti, alla presenza costante di personale medico e infermieristico specializzato. Il prelievo avviene esclusivamente con dispositivi sterili e monouso, che garantiscono la massima sicurezza.

Requisiti indispensabili per donare il proprio sangue?
Un’età compresa fra i 18 e i 60 anni; peso uguale o superiore a 50 kg e, naturalmente, buona salute. I fattori che, invece, determinano la sospensione immediata e definitiva della donazione: positività ai test per sifilide, HIV, epatite B ed epatite C; malattie croniche ed ereditarie; comportamento sessuale che espone al rischio di malattie trasmissibili; uso di sostanze stupefacenti; trapianto di cornea; riceventi di trapianti; soggiorno in Gran Bretagna per un periodo cumulativo superiore a sei mesi dal 1980 al 1996; frequenti episodi di svenimenti o perdita di coscienza.

ADSINT, Associazione Donatori di Sangue
c/o Istituto Nazionale Tumori di Milano
tel. 02/23903172.
info@adsint.mi.it
www.adsint.mi.it
spazioprevenzione.it

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