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Nella radioterapia italiana arriva il sistema Elexta Axesse

Minnie Luongo, N. 3 marzo 2011

C’è una rivoluzionaria ed efficace risposta per il trattamento di molti dei 250.000 nuovi casi di tumore maligno che si registrano ogni anno in Italia. Si chiama “Elexta Axesse” e rappresenta attualmente il più avanzato stadio di sviluppo nel campo della radioterapia di precisione. E ciò grazie ad alcune rilevanti novità tecnologiche.

Le tecnologie del nuovo sistema
Ce le illustra direttamente il professor Umberto Ricardi, professore ordinario di Radioterapia dell’A. O. Università San Giovanni Battista di Torino e coordinatore scientifico di AIRO, Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica:

  • «l'imaging 3D nella fase di irradiazione, che consente di migliorare l'accuratezza del trattamento, anche grazie ad un sistema automatico di ricentratura del paziente 6D che tiene conto anche dei movimenti interni degli organi;
  • la modulazione dinamica volumetrica del fascio di irradiazione, unitamente ad un avanzatissimo e precisissimo sistema per il calcolo della dose, che permette di irradiare le lesioni tumorali in diversi distretti
    anatomici in modo molto rapido e selettivo, riducendo cioè al minimo l'irradiazione inutile dei tessuti sani;
  • le dimensioni del collimatore, le più ampie oggi disponibili in commercio in ambito stereotassico, insieme con una completa libertà di rotazione e di incidenza dei campi di irradiazione, le quali rendono Elekta Axesse particolarmente flessibile e versatile, sia in ambito cranico sia extracranico, consentendo di trattare con radiochirurgia lesioni in precedenza non aggredibili con tale metodica».

Una radioterapia in 6D
Nel novembre 2010 è sbarcato, per la prima volta in Italia, il più avanzato e flessibile strumento di radiochirurgia e radioterapia stereotassica per trattamenti del cancro in qualsiasi distretto corporeo. «Si chiama Elekta Axesse, ed è la radioterapia in 6D - spiega Umberto Ricardi, direttore del reparto universitario dell’Ospedale Molinette di Torino-. Rappresenta attualmente il più avanzato stadio di sviluppo in fatto di precisione e tecnologia, e permette di concentrare il trattamento radioterapico in un numero molto limitato di sedute, con ovvi benefici per i pazienti.
Rispetto agli oltre 250mila nuovi casi di tumore maligno diagnosticati ogni anno in Italia, si ritiene che oltre il 50 percento di tali pazienti debba eseguire un trattamento radioterapico in qualche momento del proprio percorso terapeutico (basato ovviamente sulle evidenze cliniche della letteratura scientifica). La radioterapia rappresenta, infatti, uno dei trattamenti fondamentali per molte malattie neoplastiche, spesso integrata con altre modalità terapeutiche (chirurgia, chemioterapia, ormonoterapia), sia con finalità curative che di palliazione».
Ogni anno, secondo i dati censiti dalla Associazione Italiana di Radioterapia Oncologica (AIRO), vengono trattati nei 150 Centri italiani di radioterapia circa 120mila nuovi pazienti. Nella Regione Piemonte (circa 4.5 milioni di residenti) risultano trattati ogni anno con radioterapia quasi 12mila nuovi pazienti oncologici (numero ancora inferiore rispetto a quanto teoricamente prevedibile dai modelli di utilizzo appropriato della radioterapia in relazione alle evidenze scientifiche). E proprio in uno scenario di estrema precisione e selettività, tale da far considerare ormai la radioterapia come una vera terapia bersaglio in modo simile a quanto avviene nel mondo chemioterapico per le terapie farmacologiche mirate, si inserisce Elekta Axesse. Sintetizza Ricardi: «L’adozione di questo acceleratore lineare di ultimissima generazione, per la prima volta introdotto in Italia, rappresenta un passo di fondamentale importanza per il nostro ospedale e per tutta la rete oncologica di Piemonte e Valle d’Aosta, che avrà ora a disposizione un’apparecchiatura dedicata elettivamente a trattamenti stereotassici. Inoltre, tale apparecchiatura favorirà ulteriormente lo sviluppo nel nostro Centro delle tecniche stereotassiche e della radioterapia di precisione ad alto gradiente di dose. I nostri protocolli terapeutici saranno prevalentemente focalizzati sul trattamento di tumori cerebrali, polmonari ed epatici e lavoreremo anche per sviluppare un approccio ottimale per la IGRT-IMRT nel trattamento dei linfomi. Insomma, non possiamo che essere orgogliosi di aver avuto l’opportunità di essere il primo Centro italiano di riferimento di questo nuovo sistema». Axesse è oggi utilizzata in 4 Centri negli USA, 5 in Europa (2 in Olanda e 1 in Grecia, Germania e Finlandia) e 1 in Italia, appunto presso l’Azienda Ospedaliera Universitaria S. Giovanni Battista di Torino.

Sistema radiante
Il sistema di trattamento garantisce ottime prestazioni per tecniche radianti che vanno dalla RT convenzionale a tecniche più avanzate, come la conformazionale statica e dinamica, l’IMRT, la VMAT e le tecniche stereotassiche. Gli esperti spiegano che, pertanto, possono essere installate energie fotoniche ed elettroniche, così come è possibile utilizzare accessori a corredo della testata, poiché il dispositivo di collimazione è integrato.
Il sistema di conformazione del fascio, con una risoluzione di 4 mm all’isocentro, consente, inoltre, grazie agli ampi campi ottenibili, il trattamento del 70 percento dei casi trattabili normalmente in radioterapia.
In sostanza, Elekta Axesse è dotato di sistemi di pianificazione, posizionamento e trattamento di elevatissima precisione che consentono di adottare scelte terapeutiche più aggressive e selettive. Ma tutto ciò perderebbe di efficacia e, anzi, potrebbe risultare controproducente se al momento del trattamento non si avesse la certezza che il bersaglio da colpire sia nella posizione stabilita. Ed esattamente questo è l’ambito in cui la tecnica Image Guided Radiation Therapy (IGRT) si colloca come soluzione.

Posizionamento del paziente
Elekta Axesse dispone di un sistema di posizionamento e immobilizzazione del paziente di ultima generazione. L’importanza di questi sistemi diventa elevatissima quando vengono predisposti trattamenti che combinano tecniche avanzate e molto aggressive, come ad esempio: radioterapia stereotassica, irradiazione modulata (IMRT), tecniche conformazionali dinamiche (IMAT) e ipofrazionamento. In questi casi è necessario che il paziente sia posizionato con estrema precisione e che tale posizione rimanga stabile e ripetibile nel corso della terapia.
Elekta Axesse è dotato di un sistema di posizionamento robotico a 6 dimensioni. Il riposizionamento del paziente a ogni seduta radioterapica rappresenta uno dei punti focali del trattamento stesso, sia per la necessità di colpire esattamente il bersaglio evitando le strutture circostanti, sia per il fatto che tale procedura è intrinsecamente affetta da errori sistematici e dall’accidentale errore umano.
Il sistema si basa sulla tecnica di localizzazione ottica a infrarossi per l’individuazione dell’esatta posizione del bersaglio, la quale fornisce i dati al sistema robotico di gestione della posizione al fine di correggere gli eventuali errori. A questa funzionalità si aggiunge la gestione degli spostamenti ottenuti dalle immagini del sistema per IGRT.
Dopo aver verificato, ed eventualmente corretto, il posizionamento del paziente tramite il “tracking ottico”, viene effettuato l’imaging volumetrico IGRT per visualizzare il target all’interno del paziente, vengono confrontate le immagini con quelle del planning e i dati di scostamento ottenuti vengono quindi gestiti dal software per riposizionare opportunamente il paziente, tramite tre traslazioni e tre rotazioni. Il sistema, insomma, utilizza avanzati sistemi di immobilizzazione che consentono un’elevata riproducibilità dei parametri di posizionamento del paziente, offrendo un valido strumento per i trattamenti ipofrazionati in tutti i distretti corporei.
Infine, per quanto riguarda il numero di trattamenti: considerando un’attività di Elekta Axesse di 10 ore giornaliere (per es. 08:00 - 18:00), sono ipotizzabili circa 20 trattamenti giornalieri ad alta complessità (radioterapia stereotassica), caratterizzati quindi da un numero di sedute decisamente più limitato rispetto ai normali trattamenti radioterapici. Di conseguenza, il numero di pazienti trattabili annualmente potrebbe essere stimato approssimativamente in circa 350.

Nelle due tabelle riportate qui sotto sono trascritte le indicazioni che richiedono alta specialità e per le quali la metodica con Elekta Axesse offre il maggior beneficio, tralasciando le indicazioni trattabili con metodica convenzionale o interventi di tipo palliativo. Inoltre, vengono illustrati i dati relativi all’incidenza di tali patologie basati sulle tabelle epidemiologiche Italiane (fonte: AIRO).

tumori polmonari

30%

tumori al pancreas

5,3%

tumori alla prostata

17%

tumori alla vescica

15%

metastasi cerebrali di grosse dimensioni

1,3%

tumori spinali

3,7%

tumori alla faringe e cavo orale

4,7%

tumori del colon retto

23%


Indicazione

N. tot. sedute con RT convenzionale

N. tot. sedute con Axesse

% risparmio n. sedute

% risparmio tempo tot. trattamento

tumori polmonari

35

5

+85%

+56%

tumori al pancreas

35

5

+85%

+56%

tumori alla prostata

25

3

+88%

+58%

tumori alla vescica

25

3

+88%

+58%

metastasi cerebrali di grosse dimensioni

10

5

+50%

+33%

tumori spinali

N/A

3

-

-

tumori alla faringe e cavo orale

25

5

+80%

+53%

tumori del colon retto

25

5

+80%

+53%

L’analisi delle due tabelle evidenzia come la tecnica con Elekta Axesse consenta di trattare vantaggiosamente le patologie che rappresentano la maggior parte delle indicazioni trattabili in radioterapia, quasi raddoppiando il numero di pazienti trattati a vantaggio della riduzione delle liste d’attesa. Tutto ciò offrendo, nel contempo, trattamenti di qualità superiore e di maggior accuratezza.

Che cos’è l’“Imaging IGRT”
Il rivoluzionario sistema per IGRT consente l’acquisizione di immagini tridimensionali ad elevata risoluzione del paziente in fase e in posizione di trattamento. L’impiego di queste immagini 3D a risoluzione radiografica permette l’aggiustamento della posizione del target e dei margini a seconda dei movimenti del target durante la terapia.
Ad ogni frazione del trattamento, il paziente viene posizionato su lettino e viene effettuato l’imaging volumetrico. Nelle acquisizioni volumetriche il sistema compie una rivoluzione della durata di un minuto e viene acquisita un’immagine tridimensionale del paziente di qualità radiografica, con risoluzione spaziale di 1 mm nelle tre dimensioni, nella quale vengono visualizzati anche i tessuti molli.
Questo fornisce informazioni aggiuntive normalmente non disponibili con i tradizionali sistemi di portal imaging, che forniscono invece informazioni bidimensionali. Le immagini così ottenute vengono inviate al sistema di gestione, che è in grado di confrontarle con le immagini originali del piano di trattamento. A questo punto è possibile valutare eventuali errori di posizionamento del paziente (spostamenti o rotazioni) o, anche, variazioni del target, sia di forma sia di dimensioni: informazioni che verranno utilizzate per effettuare le opportune modifiche al trattamento. Tutto ciò si traduce in una maggiore accuratezza nel riposizionare il paziente e di conseguenza in una maggiore sicurezza.

Un bunker per Elekta
Elekta Axesse, come si è detto, è installato nella Radioterapia Universitaria dell'Ospedale Molinette di Torino. Per questa particolare tecnologia radioterapica, specificamente destinata a trattamenti stereotassici di alta precisione, sono realizzati - con appositi studi progettuali - spazi idonei sia nella parte del bunker sia nei locali antistanti destinati agli operatori sanitari (tecnici di radiolologia, fisici sanitari e medici oncologi radioterapisti).
Alle Molinette di Torino è stato ottenuto un ambiente realmente ottimale per l’installazione di Elekta Axesse per le seguenti ragioni:

  • dimensioni del bunker molto importanti (circa 50 mq) rispetto ai normali locali desitanti alla radioterapia;
  • spazio antistante al bunker molto ampio e luminoso, particolarmente favorevole alla disposizione di tutte le varie attrezzature informatiche deputate al controllo della sofisticata attrezzatura e a un adeguato confort lavorativo degli operatori;
  • aspetti di umanizzazione del bunker e del labirinto di accesso, illuminato con luci a LED modulabili con attivazione sequenziale durante l’ingresso del paziente nel bunker stesso. All’interno del bunker, per tutta la durata dell’intera procedura radioterapica (mediamente 20-30 minuti), è disponibile l’ascolto di brani musicali digitali, direttamente scelti dal paziente anche da dispositivi digitali personali, sicuramente utile a garantire una maggiore tranquillità psicologica durante l’intera seduta radioterapica.

Info su Elekta
Elekta - www.elekta.com - la cui sede centrale si trova a Stoccolma (in Svezia), è un'azienda produttrice di apparecchiature mediche impegnata a trovare soluzioni innovative e sperimentali per il trattamento di neoplasie e disturbi al cervello e come società è quotata in borsa al Nordic Exchange con il simbolo EKTAb.
L'azienda sviluppa sofisticati strumenti e programmi di trattamento per la radioterapia e la radiochirurgia, oltre a tutta una serie di applicazioni software per la cura del cancro. Estendendo i confini della scienza e della tecnologia e fornendo soluzioni efficienti e convenienti che danno sicurezza sia agli operatori sanitari che ai pazienti, Elekta mira a migliorare, allungare se non a salvare la vita dei pazienti, rendendo disponibili già oggi trattamenti che verranno poi ulteriormente perfezionati in futuro. Oggi le soluzioni che Elekta propone nel campo dell’oncologia e della neurochirurgia sono utilizzate in oltre 5000 ospedali nel mondo e ogni giorno più di 100.000 pazienti ricevono diagnosi, trattamenti o visite di controllo con l’aiuto di un sistema ideato dal Gruppo Elekta, che si avvale dell’aiuto di oltre 2500 dipendenti a livello mondiale.

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