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“Smart inclusion” Anche a Genova per collegare i bimbi a scuola e famiglia

Paola Sarno, N. 12 dicembre 2010

E’ stato inaugurato presso i reparti dell’Unità di Ematologia e Oncologia Pediatrica dell’Istituto G. Gaslini di Genova, il progetto “Smart Inclusion”, realizzato grazie al sostegno del ministero per la Pubblica Amministrazione e l’Innovazione, al supporto di Telecom Italia, alla supervisione scientifica dell’Istituto per la Sintesi Organica e la Fotoreattività del CNR Cnr-Isof di Bologna e al contributo della Fondazione Carige della Cassa di Risparmio di Genova. La cerimonia di inaugurazione si è svolta alla presenza del ministro Renato Brunetta, del presidente di Telecom Italia Gabriele Galateri di Genola, del presidente dell’Istituto Gaslini, Vincenzo Lorenzelli, del direttore generale, Paolo Petraia,  e del project leader del progetto, Vincenzo Raffaelli (Cnr- Isof, Bologna). L’iniziativa, volta a migliorare il benessere psicologico dei piccoli pazienti,  consentirà loro di partecipare alla vita sociale collegandosi con scuola e casa, e ai medici di ottimizzare la gestione dei dati clinici.

Un progetto per i bimbi  nel processo di digitalizzazione del “Gaslini”
Il progetto si inserisce in un percorso che il Gaslini ha iniziato da tempo, volto alla completa digitalizzazione di tutte le attività: da quelle amministrative a quelle sanitarie, con l’obiettivo di rendere l’accesso alle informazioni per il cittadino – utente e per gli operatori, più facile ed economico. In particolare, questa iniziativa, realizzata appositamente per i piccoli lungodegenti dei reparti di Oncoematologia pediatrica, con l’obiettivo di rendere meno gravose le loro degenze anche dal punto di vista psicologico, si avvale di tecnologie trasmissive prive di impatto elettromagnetico e integra su un’unica piattaforma tecnologica, realizzata da Telecom Italia, servizi di teledidattica, intrattenimento e gestione dei dati clinici, consentendo ai bambini di partecipare alla vita sociale e quindi di migliorare il loro stato psicologico.

La tecnologia a supporto del benessere psicologico 
Il progetto è  in linea con le indicazioni della Ue, totalmente basato sulle cosiddette tecnologie open source, cioè esenti da costi di licenza, che consentono risultati avanzati con risparmi economici significativi.
Grazie all’innovativo video-terminale touchscreen Olivetti “Smart Care”, dotato di telecamera e postazione a bordo del letto, i bambini lungodegenti possono partecipare alle lezioni, comunicare con i propri cari e accedere a programmi di intrattenimento con una semplice pressione del dito.

Apprendimento, intrattenimento, videomonitoraggio
In particolare, nell’area Scuola, l’interazione con la classe, l’insegnante e gli alunni durante le lezioni è resa possibile grazie all’installazione, nelle aule collegate, delle “Lavagne Interattive Multimediali Smart School” e di totem ergonomici da insegnamento. Il terminale “Smart Care” permette inoltre al bambino di visualizzare le registrazioni delle lezioni, effettuare esercizi e fruire di corsi individuali di autoapprendimento. Il progetto prevede anche la possibilità, per docenti, studenti e famiglie, di accedere alle funzionalità del portale Innova Scuola del Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca e ai programmi didattici tradizionali attivi presso i reparti. Nell’area Intrattenimento è invece possibile accedere a canali televisivi tematici, scegliendo on-demand i contenuti audio-video preferiti tra cartoons, film, documentari, sport oppure effettuare videochiamate ai i propri familiari. In post degenza, il bambino può continuare a seguire le lezioni con il pc di casa. Nell’area Ospedale, il personale sanitario potrà accedere alla documentazione clinica e aggiornarla. Inoltre il terminale permette di sorvegliare lo stato del bambino visualizzandolo sul terminale del caposala e di intervenire per ogni controllo assistenziale.
L’attivazione del progetto Smart Inclusion al “Gaslini” di Genova consentirà, attraverso 23 terminali “Smart Care”, l’interazione di tutti i bambini ospedalizzati presso i reparti di Ematologia e Oncologia Pediatrica, con le classi medie della scuola “Bernardo Strozzi” e la  IV e V elementare della scuola Ettorre Vernazza  del capoluogo ligure. Il tutto ovviamente finalizzato a migliorare lo stato di salute psicologica dei piccoli ricoverati e della loro integrazione con il territorio familiare e quello dei loro coetanei più fortunati.

La progressiva attivazione di “Smart Inclusion” in Italia
Quella del  “Gaslini” è quinta implementazione in Italia dell’iniziativa, che rientra nel piano di estensione di “Smart Inclusion” a livello nazionale. Il progetto ègià stato attivato , infatti,  presso il Policlinico S. Orsola Malpighi di Bologna – primo ad aver effettuato la sperimentazione, all’Ospedale Bambino Gesù di Roma, all’Azienda Ospedaliera di Padova, e all’Istituto Meyer di Firenze. E, secondo accordi già stipulati tra il ministero, il Cnr-Isof e Telecom Italia, “Smart Inclusion” dovrebbe essere esteso a breve anche all’Ospedale Infantile Regina Margherita di Torino.

Indirizzi Utili

ISTITUTO GIANNINA GASLINI
Largo Gerolamo Gaslini, 5 - 16147 Genova
Centralino: 010.56361
Prenotazioni/informazioni: 010.5636628
www.gaslini.org
Oncologia pediatrica - Dott. Giorgio Dini
Tel. 010 5636410

AZIENDA OSPEDALIERA UNIVERSITARIA POLICLINICO SANT'ORSOLA MALPIGHI
Via Pietro Albertoni, 15 - 40138 Bologna
Centralino: 051.6363111
Prenotazioni/informazioni: 051.6361259
www.aosp.bo.it

L’AIFA nomina Paolo Marchetti “esperto in oncologia medica”
Paolo Marchetti è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia Italiana del Farmaco (AIFA) “esperto in oncologia medica a supporto della attività del Direttore Generale e del Consiglio di Amministrazione di AIFA e ad integrazione della Commissione Tecnico Scientifica e del Comitato Prezzi e Rimborso”. Marchetti è membro del Direttivo dell’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e Direttore dell’Oncologia Medica all’Ospedale Sant’Andrea di Roma. «È una grande opportunità di crescita per tutta l’oncologia italiana», ha spiegato lo studioso, «soprattutto nel momento di congiuntura difficile che stiamo vivendo. La collaborazione con le istituzioni è un passo fondamentale per migliorare i livelli di assistenza dei pazienti». «Il Consiglio Direttivo» ha commentato Carmelo Iacono, presidente Aiom, «si complimenta con Paolo per l’importante riconoscimento professionale ottenuto. Ciò consentirà all’Associazione di far sentire ulteriormente la propria voce in un contesto di particolare prestigio, confermando il costante impegno al fianco dei pazienti e dentro le istituzioni».

Come prevenire le complicanze al cavo orale nei piccoli pazienti oncologici
Pubblicate dal ministero della Salute, le "Linee guida per la promozione della salute orale e la prevenzione delle patologie orali negli individui in età evolutiva che devono essere sottoposti a terapia chemio e/o radio". Il documento è stato elaborato da un apposito gruppo di lavoro istituito nel novembre dello scorso anno, nell'ambito delle iniziative intraprese in materia di odontostomatologia. Scopo delle linee guida è quello di offrire indicazioni univoche, condivise e basate sulle ultime evidenze scientifiche disponibili per la prevenzione ed il trattamento delle eventuali patologie che possono insorgere nel cavo orale nei pazienti oncologici in età evolutiva sottoposti a trattamenti chemio e radio. La comunità scientifica internazionale e tutta la letteratura mondiale al riguardo sono concordi nell´attribuire ai programmi di prevenzione delle patologie orali (quali complicanze delle terapie anticancro) un ruolo fondamentale nella riuscita dei protocolli chemio-radio terapici. Migliore condizione di igiene orale e cure dentali preventive significano meno possibilità di sovrainfezioni, di ascessi, di infezioni secondarie che, soprattutto nella fase di neutropenia possono disseminarsi dal cavo orale, compromettendo in modo importante le condizioni generali del bambino.

A Firenze i primi due trapianti di trachea al mondo
Eseguiti con successo nell’Azienda ospedaliero-universitaria Careggi di Firenze, dall'equipe guidata dal chirurgo Paolo Macchiarini, i primi due trapianti di trachea in pazienti affetti da tumore maligno tracheale. Gli interventi, gli unici al mondo di questo genere, sono avvenuti durante la scorsa estate. Il decorso delle due pazienti, la prima di circa 30 anni di nazionalità ceca e la seconda di circa 20 anni inglese, è stato privo di complicazioni. La speranza è ora che questi interventi possano aprire una nuova prospettiva di cura in casi, fortunatamente rari, in cui non vi sono attualmente altre possibilità di trattamenti, medici o chirurgici. È la prima volta che si sperimenta il trapianto per la cura del carcinoma della trachea, grazie alla tecnica di preparazione delle trachee bioingegnerizzate da donatore, già messa a punto da Macchiarini in precedenti interventi non oncologici. La tecnica consiste nell'eliminazione di tutte le cellule viventi del donatore dalla trachea per predisporre una struttura inerte su cui inserire cellule staminali prelevate dai pazienti riceventi, poco prima dell'intervento, con l'aggiunta di fattori di crescita. Questo metodo evita il rigetto e consente, nei mesi successivi, la rigenerazione delle trachea grazie ai naturali processi riparativi dell'organismo in cui è stata impiantata.

Ora Holliwood fa film senza fumo
Che il fumo non fosse più di moda lo sapevamo già. E adesso, a confermare questa tendenza arriva anche Hollywood. Il fumo, infatti, sta lentamente uscendo di scena dalle pellicole cinematografiche con la speranza di incidere profondamente sull’appeal della sigaretta. Nel corso dello scorso anno, del resto, in più della metà dei 145 film di maggiore impatto sul pubblico non c’era traccia di fumatori. Al riguardo, Stan Glantz direttore del Center for Tobacco Control Research and Education all’University of California di San Francisco ha commentato che «Hollywood è perfettamente in grado di fare film senza fumo e le persone continuano a vederli».
Inoltre, la ricerca della quale Stan Glanz è primo firmatario, e che è stata pubblicata nei giorni scorsi dai Centers for Disease Control and Prevention americani, ha rilevato una diminuzione generalizzata delle scene contenenti fumatori nel cinema americano, che sono passate da 4000 nel 2005 a 1935 nel 2009. Se si considerano invece i film destinati anche a un pubblico di bambini, la percentuale di pellicole smoking free supera il 61 %. Tuttavia, secondo i ricercatori questi risultati non bastano ed è un dato che desta preoccupazione che il 46 % dei film vietati ai minori di 13 anni fra i quali i loro beniamini, non sia “pulito”. I progressi ottenuti, insomma, secondo il CDC, non sono ancora sufficienti.

Con la riforma ministeriale sperimentazioni piu' semplici
Sperimentazioni cliniche più facili per i farmaci, con una riduzione dei comitati etici, la revisione del sistema di notifica delle reazioni avverse e un accentramento all'autorità centrale per il rilascio delle autorizzazioni. È quanto prevede il disegno di legge "sulla sperimentazione clinica e altre disposizioni in materia sanitaria", presentato al Consiglio dei Ministri dal ministro della Salute, Fazio. Il ddl delega il governo ad adottare, entro nove mesi, uno o più decreti per la riforma delle disposizioni vigenti in materia di sperimentazione clinica per uso umano. Un processo, si legge nella relazione allegata al ddl, che "risulta essere ancora lento, complesso, costoso e non efficiente". Perché? Soprattutto a causa di "meccanismi amministrativi di autorizzazione centralizzati e periferici, nei costi di gestione, nella disomogeneità territoriale". Il ddl punta il dito contro l’eccessivo numero di comitati etici operanti nel nostro Paese, cioè 269 su 60 milioni di abitanti contro i 40 della Francia e i 53 della Germania e che verranno perciò ridotti. Rimarranno quegli degli Irccs e le Regioni potranno istituirne altri, "in misura proporzionale al numero di residenti". Prevista anche una defiscalizzazione "degli investimenti in ricerca clinica di fase '0' e 'I' svolta presso i centri nonché presso gli studi pediatrici e sui farmaci destinati alle malattie rare". Novità anche per il meccanismo di segnalazione delle reazioni avverse, con l'istituzione "della banca dati nazionale".

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