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AIMaC
Minnie Luongo, N. 6/7 giugno/luglio 2010
Se lo si desidera, si ha pieno diritto ad ottenere dai medici un’informazione adeguata alle proprie “capacità cognitive” e al proprio livello socio-culturale. Questo il presupposto su cui si basa l’attività di AIMaC, Associazione italiana malati di cancro, Onlus iscritta nel Registro delle Associazioni di volontariato della Regione Lazio, che offre gratuitamente servizi di informazione e counseling ai malati di cancro e alle loro famiglie.
Avvocato Elisabetta Iannelli, Lei è vicepresidente di AIMaC.
«Sì,il presidente è il dottor Francesco De Lorenzo, a capo anche di FAVO. Noi siamo convinti che il malato di tumore, in aggiunta al trattamento terapeutico, ha particolari esigenze di tipo giuridico ed economico e pertanto è necessario che l’ordinamento preveda le tutele e le provvidenze che gli consentano, nonostante la malattia e le terapie, di continuare a vivere dignitosamente. Inoltre, bisogna che i pazienti sappiano quali sono i diritti che lo Stato riconosce loro, sia come particolare categoria di malati sia, genericamente, come persone riconosciute invalide».
Qualche esempio pratico?
«Solo per citarne alcuni: il diritto all’esenzione totale dal pagamento del ticket per farmaci, visite ed esami appropriati per la cura del tumore; l’assistenza sanitaria all’estero assicurata solo presso Centri altamente specializzati per prestazioni sanitarie non ottenibili in Italia; a chi ne ha diritto, la fornitura gratuita di ausili, ortesi e protes»i.
Per quanto riguarda la parte più propriamente assistenziale?
«A seconda del tipo di invalidità riconosciuta, i malati di cancro hanno diritto ad alcune prestazioni, come: la pensione di inabilità; l’assegno di invalidità; l’indennità di accompagnamento; l’indennità di frequenza a scuola per i minori affetti da patologie tumorali (L. 289/90)».
Tra le vostre attività anche “Help-line”.
«Sì, perché è fondamentale saper ascoltare il malato di cancro e capire che cosa prova. Per questo motivo disponiamo di un’équipe di specialisti (oncologi, psicologi, avvocati) che risponde alle domande dei pazienti e, anche, di chi sta loro vicino. Per questo importante tipo di servizio è disponibile il numero verde 840.503579».
Molto utili sono alcune pubblicazioni curate dall’Associazione.
«Sono disponibili in linea i testi integrali di oltre una trentina di “libretti”, tradotti dalle pubblicazioni di “Cancerbackup” con la quale AIMaC ha un rapporto di collaborazione in esclusiva, e adattati alla realtà italiana dal Comitato Scientifico di AIMaC. Quindi, abbiamo la “Collana del Girasole” e la “Biblioteca del Girasole”. Tra i titoli della Collana: Sessualità e cancro; I diritti del malato di cancro; La caduta dei capelli; Cosa dico ai miei figli? Come si vede, tutti argomenti che coinvolgono a fondo chi convive con un tumore».
AIMaC, Associazione Italiana Malati di Cancro
Tel. 06/4825107; numero verde: 840.503579
e-mail: info@aimac.it; www.aimac.it
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