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Frutta e verdura proteggono dal cancro?

Monica Melotti, N. 6/7 giugno/luglio 2010

La notizia è di quelle che fa rumore e divide subito gli esperti in due sponde: pro e contro. Uno studio americano che ha analizzato la dieta di oltre 400.000 uomini e donne ha dimostrato solo una debole associazione fra l'alto consumo di frutta e verdura e riduzione del rischio di cancro. La ricerca pubblicata sullarivista Journal of the National Cancer Institute (Jnci) è stata coordinata dal ricercatore italiano Paolo Boffetta, della Scuola di Medicina Mount Sinai di New York. Lo studio ha analizzato i dati dello studio europeo Epic (European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition), che ha incluso 142.605 uomini e 335.873 donne fra il 1992 e il 2000. Lo studio conteneva sia informazioni sull'alimentazione che sullo stile di vita dei partecipanti all'indagine. Dopo circa 8 anni a 30mila di queste persone è stato diagnosticato un cancro e gli autori hanno riscontrato solo una "debole" associazione fra una dieta ricca di frutta e verdura e il rischio cancro. L'azione preventiva neiconfronti del cancro si è dimostrata maggiore nelle donne. «Lo studio non ha fatto distinzioni fra i diversi tipi di cancro», ha precisato il ricercatore Boffetta. «Il nostro obiettivo è stato osservare gli effetti di frutta e verdura sulla prevenzione del cancro a livello globale. Non possiamo  però dire con assoluta certezza che questi cibi non abbiano effetti preventivi anti-cancro, ma questi sono meno forti di quanto immaginato. Se tutte le persone dell'indagine Epic mangiassero 5-6 porzioni di frutta e verdura al giorno, secondo il nostro studio, ridurrebbero il rischio cancro solo del 3-4 percento. Inoltre si è visto che nei bevitori abituali di alcol che assumevano porzioni abbondanti di frutta e verdura si è verificata una maggiore riduzione del rischio cancro ma solo per i tumori provocati da fumo e alcol. È chiaro che per approfondire gli effetti di frutta e verdura sulla prevenzione del cancro c'è bisogno di ulteriori studi, tesi anche a individuare gli effetti di questi prodotti se assunti nei primi anni di vita».

Un risultato che fa discutere
Secondo molti scienziati sui benefici della dieta vegetariana nella prevenzione dei rischi oncologici non siamo alla fine di un mito. La pensa così un mito dell’oncologia internazionale, il professor Umberto Veronesi, da anni vegetariano. «Lo studio pubblicato dal Jnci non pare in contraddizione con quanto sappiamo sull'effetto protettivo di frutta e verdura», chiarisce il professore. «Innanzitutto nessuno ha mai messo in dubbio che un'alimentazione ricca di frutta e verdura da sola basti a pervenire tutti i tumori. La prevenzione oncologica prevede ad esempio lo stop al fumo di sigaretta, la riduzione dei fattori inquinanti, la protezione dall'esposizione agli agenti cancerogeni, come virus e radiazioni, la limitazione del cibo in generale. In secondo luogo è noto che non tutti i tumori beneficiano di una riduzione di rischio in uguale misura, va quindi fatto un distinguo parlando di “rischio cancro” in generale. In terzo luogo, oggi sappiamo che esistono molecole protettive per tipi specifici di tumore. Ad esempio il licopene contenuto nei pomodori protegge dal cancro della prostata, l'indolo e il tetracarbinolo contenuto nelle crucifere protegge dal cancro del seno, il resveratrolo contenuto nel vino rosso protegge da diversi tipi di tumori. Il futuro è dunque nella ricerca delle sostanze protettive per ogni forma tumorale e nella dieta mirata per le persone ad aumentato rischio di una determinata forma di malattia. Come sostiene Walter Willet, della Harvard  School of Public health, nell'editoriale che accompagna l'articolo del JNCI».

Non esitono cibi buoni  e cibi cattivi
Se si ha equilibrio, si puo' mangiare qualsiasi cosa, anche l'hamburger di McDonald. Basta consumare di tutto un po', senza dimenticare frutta e verdura. «Mangiando bene si possono evitare il 40% dei tumori e il 50% delle malattie cardiovascolari», dice Michele Carruba, direttore del Centro di studi e ricerche sull'obesità dell'Universita' di Milano. «Non esistono cibi buoni o cattivi, ma un'alimentazione buona o cattiva. Percio' la merendina si puo' anche consumare, a patto che non lo si faccia ogni giorno dimenticandosi completamente di frutta e verdura. La gente fatica a capire che la loro salute dipende esclusivamente da loro. Chi arriva a 90 anni  in buona salute sono proprio le persone magre e che fanno attivita' fisica e tengono sotto controllo il peso. Qualche consiglio per allungare la propria aspettativa di vita e che sia di buona qualità? Recuperare la dieta mediterranea adeguandola alla nostra vita odierna, riducendo quindi le porzioni. Questa dieta è nata infatti quando la gente lavorava soprattutto fisicamente, compiendo attività pesanti. Ora è diverso. E poi mangiare un paio di volte alla settimana un piatto unico, come ad esempio la pizza, è piacevole e può far bene. Infine, consumare ogni giorno cinque piccole porzioni di frutta o verdura».
Non bisogna però coltivare l'illusione che ci siano cibi anti-cancro quando si assumono  stili di vita errati. L'azione preventiva di frutta e verdura c'è ma il consumo di questi alimenti deve essere vario, frequente e deve rispettare la stagionalità e soprattutto deve essere associato a un basso consumo di alcol e di cibi grassi e proteici di origine animale, assenza di fumo e alla pratica di una regolare attività fisica. Ancora una volta la salute è in buona parte nelle nostre mani.

I cibi giusti non hanno solo un’azione preventiva ma anche protettiva
Che frutta e verdura siano una fonte preziosa di sostanze benefiche è risaputo, ma l’American Chemical Society ha dedicato un'intera sessione alla capacità di alcuni cibi di contrastare in modo mirato alcuni tipi di tumore. Un effetto preventivo e addirittura di aiuto durante le cure. Qualche esempio? Il pomodoro maturo si è dimostrato efficace in caso di tumore alla prostata. Merito del licopene, potente antiossidante, ma anche del betacarotene e di altri composti fenolici che, in questo caso, sono resi più assimilabili dalla cottura. Una dieta a base di cereali integrali e legumi, invece, fornisce ogni giorno sostanze protettive: inibitori delle proteasi, saponine, agglutinine, flavonoidi, fenoli, fibre alimentari, oligosaccaridi, inositoli, fitati, fitoestrogeni, acidi grassi n-3, selenio, tocoferoli e zinco.  Secondo i dati, tutte le crucifere, come broccoli e cavoli, riducono i rischi di tumori al colon. Sono le parti verde scuro le più ricche di glucosinolati, sostanze che oltre a bloccare la formazione del cancro, provocano il "suicidio" programmato delle cellule cattive, l'apoptosi. Nei cavoli cappuccio è presente anche il gefarnato, già utilizzato in preparazioni farmaceutiche anti-ulcera gastrica, e quindi in prospettiva anche protettore dal tumore gastrico. Il cavolfiore bianco è invece il meno potente. Perché le crucifere, per essere attive in questo senso, seguono la regola di tutte le verdure: devono essere verde scuro. Dei ravanelli, per esempio, dovremmo mangiare anche le foglie. Per ottenere una protezione occorre che tutti i cereali consumati siano integrali. Non bastano due cucchiai a colazione di cornflakes, per una valida prevenzione. Serve che pasta, pane e riso provengano dal chicco provvisto del suo rivestimento. Perché è lì che si trovano le sostanze protettive. Nella strategia anticancro, la quantità minima consigliata di frutta e verdura è di sei porzioni al giorno. Per porzione si intendono 250 g di verdure da cuocere, 100 g di insalata, un frutto grande intero nel caso della mela o l'equivalente in volume nel caso di frutti più piccoli.

I libri per saperne di più

  • L'alimentazione anti-cancro di Richard Beliveau e Denis Gingras, Edizioni Sperling & Kupfer.
  • SuperCibi SuperSani di Michael van Straten & Barbara Griggs, Apogeo.
  • La dieta anticancro di Coy Johannes F (Ed. Tecniche Nuove).

I 9 super-protettori

  • Arancia, mandarino, pompelmo e frutta acidula proteggono bocca, esofago, stomaco, polmoni.
  • Broccoli insieme a crescione, foglie di rapa e ravanello, rucola, senape e verza, riducono i rischi di cancro a colon-retto, intestino tenue, laringe, seno, stomaco, fegato.
  • Pomodoro maturo e salsa di pomodoro riducono il rischio di cancro a prostata, pelle, bocca, esofago, stomaco, polmoni.
  • Carota, verdure verde scuro, zucca gialla e albicocche, prevengono il cancro a pelle, polmoni, utero, bocca, esofago, stomaco, fegato, prostata, vescica.
  • Cereali integrali, fiocchi di avena, pane scuro, orzo mondo, pizzoccheri di saraceno e pasta integrale contrastano il cancro al colon-retto, seno, stomaco.
  • I legumi riducono i rischi di tumore al colon-retto, seno, stomaco, prostata, polmoni.
  • Il peperone rosso giallo crudo in insalata, previene come e più dell'arancia, il tumore dello stomaco e polmoni.
  • Cipolla, aglio, porro e scalogno, prevengono il cancro a esofago, stomaco, colon-retto, polmoni.
  • L’erbe aromatiche e il tè, sono contro il cancro all’esofago, stomaco, intestino, colon, seno, polmoni, pelle, fegato.

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