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Inaugurato il nuovo policlinico a San Donato

Vera Lanza, N. 8/9 agosto/settembre 2009

Un complesso con 435 posti letto, 12 sale operatorie, 45 posti di terapia intensiava e rianimazione e 2 bunker di radioterapia. Sono i numeri del nuovo Policlinico di San Donato, inaugurato alle porte di Milano, a fine maggio alla presenza di un parterre d'eccezione. Alla cerimonia del tradizionale taglio del nastro tricolore sono intervenuti il presidente del Consiglio Silvio Berlusconi e il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni. Il Presidente del Gruppo, Giuseppe Rotelli, ha poi guidato gli ospiti nella visita alla nuova struttura che, come da lui dichiarato, "non e' costata nulla allo Stato e alla Regione", in quanto e' stata interamente autofinanziata dall'azienda. All’inaugurazione hanno partecipato anche il Sindaco di Milano, Letizia Moratti, il Sindaco di San Donato, Mario Dompe' e rappresentanti del Governo, banchieri, imprenditori, medici e ricercatori, amministratori e direttori di aziende ospedaliere e sanitarie provenienti da molte Regioni d'Italia. "Questa struttura e' talmente ben dotata - ha commentato il premier Silvio Berlusconi - che quasi spiace di non aver bisogno delle sue cure: il San Donato e' un esempio da seguire". "L'opera che inauguriamo - ha detto il presidente della Lombardia Roberto Formigoni - e' un'eccellenza europea. Nella sanita' della nostra regione pubblico e privato competono e corrono insieme una gara verso l'eccellenza". La relazione introduttiva del presidente del gruppo ospedaliero San Donato Giuseppe Rotelli aveva anticipato l'intervento del presidente del Consiglio: "Non c'e' solo Fiat che vince negli Usa, c'e' anche questa struttura: il San Donato e' il centro chirurgico italiano piu' noto all'estero".
“La nuova struttura edilizia – ha sottolineato Rotelli - è la traduzione materiale del processo di sviluppo dell’ospedale come si è venuto configurando nel tempo. Da semplice luogo di cura a ospedale di ricerca e di insegnamento. Da struttura integrativa della rete ospedaliera pubblica a ospedale di alta specializzazione, tra i più qualificati della Regione per l’acuzie e l’urgenzaemergenza, pienamente inserito nel Servizio Sanitario Regionale e nella rete del 118 dell’area metropolitana milanese. La forma architettonica evidenzia ed integra le diverse funzioni. La piastra dei servizi, e le due strutture monoblocco delle degenze, tra loro collegate con passerelle ai diversi piani, sono distinte ma funzionalmente connesse, da percorsi orizzontali e verticali, con l’area dell’urgenza-emergenza (“il ginocchio”) e con le due Vele che ospitano l’una gli ambulatori e i laboratori, l’altra l’Università, con la didattica del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia ed i Corsi delle Scuole di Specialità. Oltre le due Vele, c’è l’ingresso, la c.d. Piazzetta, punto di raccordo tra la struttura ospedaliera e la struttura residenziale con il ristorante e le camere d’albergo. Il paziente dimesso, o quello che deve seguire cicli di cure ambulatoriali, potranno così rimanere per il tempo necessario in prossimità dell’ospedale, consentendo anche degenze più brevi. I parenti dei pazienti critici, o provenienti da lontano, potranno soggiornare vicino al loro famigliare degente. E’ questa la nuova tipologia di ospedale che si va affermando anche in Europa sull’esempio di una esperienza positiva ultraventennale negli Usa”.
Dell'importanza della struttura all'estero ha parlato anche il sindaco di Milano Letizia Moratti: "Questa struttura non ha confini: da tutti i Paesi del mondo giungono equipe di medici per studiare l'eccellenza". Il policlinico San Donato, che quest’anno celebra il 40esimo anniversario dalla fondazione (1969), con questa nuova edificazione si introduce in Italia una nuova tipologia di edilizia ospedaliera, che integra le funzioni ospedaliere con quelle alberghiere, nonche' un nuovo modello di ospedale, nel quale attivita' clinica, attivita' didattica e attivita' di ricerca sono dentro un unico contenitore e si potenziano vicendevolmente.
Il polo di San Donato, sintetizza un esempio del nuovo modo di fare sanita' pubblica, in cui la Regione governa il sistema, paga le prestazioni e controlla il funzionamento, e l'Azienda assume il compito di erogare il servizio assumendo completamente il rischio d'impresa. L'ospedale coniuga, come ha rilevato il Presidente Giuseppe Rotelli "l'eccellenza delle cure con il contenimento dei costi". I reparti di Cardiologia e Cardiochirurgia Pediatrica assistono fin dai primi giorni di vita bambini affetti da patologie congenite provenienti da tutto il mondo. "Per la capacita' di produrre su larga scala un servizio di qualita' al solo costo della tariffa amministrata (DRG), il Gruppo Ospedaliero San Donato, di cui il Policlinico e' il vertice, costituisce - ha concluso il Presidente Rotelli - un baluardo del Servizio Sanitario Pubblico". “L’insediamento che il Gruppo ospedaliero San Donato ha raggiunto in Lombardia – ha aggiunto il presidente Rotelli – consente di erogare circa il 10% di tutta l’attività ospedaliera di questa grande Regione, offrendo tutta la gamma di prestazioni dall’urgenza-emergenza, alla riabilitazione all’assistenza domiciliare. Questa percentuale sale addirittura al 25% circa dell’intero sistema ospedaliero lombardo nelle specialità di Cardiochirurgia, Chirurgia Vascolare e Ortopedia”.
 L'IRCCS Policlinico San Donato dal 1992 e' il primo centro di Cardiochirurgia in Italia con oltre 2.000 interventi all'anno. E' stato il primo ospedale ad alta specializzazione interamente certificato ISO 9002 in Europa, il cui organico e' costituito da 1.054 addetti di cui 257 medici specialisti. E' un'istituzione ospedaliera fortemente attiva anche nella cooperazione internazionale, ha infatti organizzato ormai oltre 170 missioni nei Paesi piu' disagiati a scopo clinico, didattico e umanitario. E' anche sede di formazione permanente per specialisti provenienti da diversi Paesi, con l'assegnazione, con fondi propri, dal 1992 ad oggi di 180 borse di studio.

Particolarita’ del San Donato
L’IRCCS Policlinico San Donato è un’istituzione ospedaliera fondata nel 1969 che, per una pluralità di fattori istituzionali, organizzativi e funzionali, esprime un modello di ospedale assolutamente originale nel contesto della sanità italiana. Esso è infatti contemporaneamente:

  • Istituto di Ricovero e Cura Carattere Scientifico (IRCCS) per la disciplina “Malattie del cuore e dei vasi nell’adulto e nel bambino”;
  • un Ospedale interamente accreditato con il SSN, che eroga tutte le proprie prestazioni ai cittadini senza alcun onere per il paziente;
  • un Ospedale interamente costruito con capitale privato e finanziato esclusivamente con i proventi dell’attività erogata;
  • un Policlinico di Insegnamento, Polo Universitario, che ospita il Triennio clinico della Facoltà di Medicina e Chirurgia dell’Università degli Studi di Milano ed è sede permanente di professori e ricercatori universitari;
  • un Ospedale ad alta specializzazione, sede di un Dipartimento Cardiovascolare che si colloca al primo posto in Italia per volume di attività ed efficacia delle prestazioni in numerosi settori della casistica, fra i quali spiccano, in particolare, quelli della Cardiochirurgia e della Cardiologia Interventistica Pediatrica e Adulti;
  • un Ospedale dotato di un’organizzazione funzionale interamente dipartimentalizzata, con una stretta integrazione operativa fra la componente universitaria e quella ospedaliera, fra assistenza, didattica e ricerca e con un completo inserimento nell’operatività dell’urgenza - emergenza nell’area metropolitana milanese (118);
  • un Ospedale fortemente integrato nella cooperazione internazionale, sede di formazione permanente di specialisti provenienti da diversi Paesi e attivo all’estero con il sistematico svolgimento di missioni a scopo didattico, clinico e umanitario;
  • il primo ospedale generale della Regione Lombardia per complessità della casistica (case mix);
  • il primo ospedale ad alta specializzazione in Europa ad ottenere la Certificazione di Qualità per tutte le sue attività.

Come si presenta la nuova struttura
L’IRCCS Policlinico San Donato occupa un’area di circa 50 mila mq ubicata a San Donato Milanese, a 7 Km dal centro di Milano e a soli 10 minuti in auto dall’aeroporto di Linate.
La struttura edilizia è costituita da una superficie di circa 40 mila mq, di cui circa 24 mila mq di nuova edificazione, per una volumetria complessiva di circa 120 mila mc, ed è composta da cinque corpi di fabbrica collegati ed integrati tra loro, oltre che da una struttura adiacente dedicata interamente alla ricerca scientifica.
I tre corpi di fabbrica del nuovo stabilimento ospedaliero sono rispettivamente caratterizzati da:

  • un monoblocco su 7 piani fuori terra, oltre al piano interrato, presso cui sorgono i reparti di degenza per complessivi 184 letti (di cui 28 dedicati a Terapia intensiva post-operatoria), un blocco operatorio di 5 sale, il Dipartimento di Emergenza e Accettazione (Pronto Soccorso), un’emodinamica per la cardiologia interventistica pediatrica, il secondo bunker di radioterapia, la cappella ed altri servizi accessori;
  • un edificio fino a 5 piani fuori terra, oltre al piano interrato, presso il quale c’è l’ingresso principale (piazza Malan) e che ospita il Polo Universitario (biblioteca, aule di insegnamento ed altre strutture per la didattica), un laboratorio di analisi chimico-cliniche, ambulatori specialistici, palestra di fisioterapia, studi medici, servizi di ristorazione ed altri servizi accessori;
  • un residence-foresteria che si sviluppa su 4 piani con 50 posti letto. Gli altri due corpi di fabbrica sono costituiti da:
  • un edificio principale a monoblocco su 8 piani fuori terra, oltre al seminterrato, con reparti di degenza, 7 sale operatorie, unità coronarica, stroke unit, rianimazione e terapia intensiva generale, centro dialisi, radiologia, emodinamica, elettrofisiologia, un bunker di radioterapia ed altri servizi accessori;
  • un edificio a sviluppo orizzontale di 3 piani collegati da una piastra che ospita i servizi, tra i quali il laboratorio analisi, parte della diagnostica per immagini, ambulatori e studi medici. L’edificio adiacente è composto da 3 piani fuori terra che comprendono i laboratori di ricerca, l’ufficio per le attività internazionali ed altri servizi accessori.

Un ospedale colorato
“Non aumentano i posti letto – ha detto il presidente Giuseppe Rotelli durante il suo intervento alla cerimonia di inaugurazione del nuovo polo - si raddoppiano gli spazi a disposizione delle degenze e dei servizi. Migliora la parte alberghiera, che raggiunge gli standard di un buon albergo, con aria condizionata primaria ovunque e camere a due letti con bagno. C’è tutta l’alta tecnologia biomedica per la diagnostica e la terapia, ci sono 45 posti letto di Rianimazione e Terapia Intensiva Post-operatoria, Coronarica e Cerebro-vascolare, ci sono 12 Sale Operatorie tra le più avanzate per impiantistica e dotazione strumentale. E c’è il colore, dovunque, utilizzato secondo i criteri scientifici dettati dalla adozione della “cromoterapia”.  Anche il colore concorre a rendere autenticamente umano e gradevolmente visibile il nostro ospedale per i pazienti, per il personale e per i visitatori”.

  • L’arancione: colore della socializzazione, migliora i rapporti tra le persone, genera entusiasmo, ottimismo, creatività e gioia. Potere curativo: rivitalizza, incoraggia, stimola il sistema immunitario, attenua i disturbi digestivi, antidepressivo.
  • Il giallo: viene associato alla parte sinistra del cervello e in genere al lato intellettuale, incoraggia la concentrazione, stimola la mente e genera buon umore. Potere curativo: aiuta i poteri dermatologici e aiuta ad eliminare le tossine, cura gli stati artritici e reumatici ed elimina le tossine attraverso il fegato e l’intestino.
  • Il verde: colore fondamentale della natura, è il colore dell'armonia, favorisce la generosità, l'equilibrio, la pace e il rinnovamento. Potere curativo: equilibrante, rilassante, diminuisce la pressione del sangue, è un depurativo epatico e aiuta il cuore con effetti calmanti e armonizzanti, in caso di mal di testa, nelle nevralgie e nelle febbri.
  • Il blu: la cromoterapia utilizza il blu per curare stress, nervosismo, ansia, insonnia, irritabilità, è un colore con effetto molto tranquillizzante su persone aggressive e impazienti. Potere curativo: calmante, rilassante, incoraggia il sonno, cura le infiammazioni e lo si considera dotato di capacità antisettiche, astringenti e anestetizzanti.
  • Il viola: è il colore del cervello destro (analogico), ha una grande influenza sul sistema nervoso e stimola i temperamenti artistici. Poteri curativi: favorisce il riposo, guarisce i disturbi uditivi, le infezioni batteriche virali, agisce beneficamente sull’ipertensione e normalizza la pressione dei vasi sanguigni.
  • Il turchese: favorisce la calma, la pace e la tranquillità, sollecita interesse, scioglie la tensione, rende tolleranti, generosi e più giovani e freschi. Potere curativo: stimola il sistema immunitario, diminuisce gli stati infiammatori, combina l'effetto purificatore del verde con l'effetto rilassante del blu.
  • Il rosa: è un colore importante collegato con la spiritualità, la meditazione e l'ottimismo. Potere curativo: rilascia i muscoli, cura le affezioni cardiovascolari, è un agente importante per lo schiarimento degli atteggiamenti negativi e per eliminare le sensazioni di stress.

La Cromoterapia
La cromoterapia è una medicina alternativa che fa uso dei colori come terapia per la cura delle malattie. Secondo la cromoterapia, i colori aiuterebbero il corpo e la psiche a ritrovare il loro naturale equilibrio e avrebbero effetti fisici e psichici in grado di stimolare il corpo o calmare determinati sintomi. Le pratiche cromoterapiche erano note fin dall'antico Egitto. La mitologia egiziana assegna al dio Thot la scoperta della cromoterapia. Secondo la tradizione ermetica, sia gli Egizi che i Greci facevano utilizzo di minerali, pietre, cristalli e unguenti colorati, oltre a dipingere le pareti stesse dei templi e dei luoghi di cura. I Greci associavano i colori agli elementi fondamentali (aria, fuoco, acqua e terra) e questi ai quattro "umori" o "fluidi del corpo": la bile gialla, il sangue (rosso), il flegma (bianco) e la bile nera, a loro volta prodotti in quattro organi particolari (la milza, il cuore, il fegato e il cervello). La salute era considerata risultante dell'equilibrio di questi elementi, mentre la malattia ne era lo sbilanciamento. Secondo Ippocrate, i colori, così come erano associati agli umori, venivano anche utilizzati come trattamento contro le malattie.
Il medico-filosofo Avicenna, che sosteneva che "il colore è un sintomo osservabile della malattia", creò una carta che metteva in relazione i colori con la temperatura e la condizione fisica del corpo (ad esempio, il rosso faceva scorrere il sangue ed era perciò sconsigliato in caso di ferite o emorragie, mentre il blu lo "raffreddava" e favoriva la coagulazione).
In India la medicina ayurvedica ha sempre tenuto conto di come i colori influenzino l’equilibrio dei chakra, i centri di energia associati alle principali ghiandole del corpo. Anche i Cinesi affidavano il proprio benessere fisico all’azione dei vari colori: il giallo rimetteva in sesto l’intestino, il violetto
arginava gli attacchi epilettici. In Cina, addirittura, le finestre della camera del paziente venivano coperte con teli di colore adeguato e gli indumenti del malato dovevano essere della stessa tinta. La cromoterapia ha continuato a interessare studiosi nei decenni. Se ne sono occupati in tanti, dal medico tedesco Paracelso, precursore della moderna medicina scientifica naturale, all'americano Edwin Babbitt che nel 1878, pubblicò il suo libro The principle of Light and Color, che pose la prima pietra per la moderna cromoterapia. Essa assunse un valore terapeutico affidabile grazie agli studi di Rudolf Steiner, basati sulla ricerca goethiana, che prevedeva l’influenza psicologica del colore sulla persona. Recentemente, lo svizzero Max Lüscher e l’inglese Theo Gimbel hanno studiato a fondo le reazioni indotte dal colore sulla mente umana, ritenendo che il colore influenzi la psicologia e lo stato di salute dei pazienti.

Il Primo Gruppo Ospedaliero in Italia

  • 18 ospedali, di cui 17 in Lombardia (il Gruppo Ospedaliero è presente in tutte le principali province lombarde: Milano, Monza, Como, Pavia, Bergamo, Brescia. Grazie alla presenza sul territorio il Gruppo copre oltre i 2/3 dell’intera popolazione lombarda. Oltre il 20% dei Ricoveri Fuori Regione (indice di attrattività) con punte fino al 40% in Cardiochirurgia ed oltre il 50% in Cardiologia interventistica pediatrica) e uno in Emilia Romagna
  • 3.956 posti letto
  • 2,2 milioni di pazienti / anno
  • 197.000 pazienti / anno in emergenza urgenza
  • Assistenza specialistica in tutte le specialità riconosciute
  • Didattica Universitaria: sede del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia e delle Scuole di Specialità
  • Ricerca clinica di eccellenza in Ortopedia, Cardiologia, Cardiochirurgia, Chirurgia Vascolare
  • La più estesa casistica mondiale in Ortopedia protesica e tra le prime casistiche in Europa di Cardiochirurgia e
    Cardiologia interventistica pediatrica
  • Tutta l’alta Tecnologia Biomedica
  • La più prestigiosa clinica privata d’Italia: Casa di Cura La Madonnina

Principali apparecchiature biomedicali

  • TAC multislice 64 strati
  • TAC multislice 16 strati
  • Risonanza magnetica cardiovascolare da 1,5 tesla
  • Risonanza articolare
  • Acceleratore lineare a doppia energia
  • Acceleratore lineare mono energia
  • 12 sale operatorie dotate di flussi laminari
  • 4 sale per la gestione dell’emergenza (pronto soccorso)
  • 6 postazioni di osservazione centralizzate e monitorate (pronto soccorso)
  • 4 emodinamiche
  • 2 sale di elettrofisiologia
  • 45 posti tecnici di terapia intensiva post operatoria, rianimazione, unità coronarica, stroke unit
  • 112 postazioni dotate di monitor per il monitoraggio dei parametri vitali
  • 2 ecocardiografi tridimensionali
  • 3 laboratori di ricerca: biologia molecolare, cardiologia molecolare, cellule staminali per ingegneria tissutale

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