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Le nanotecnologie
i geni dell'uomo per le nuove tecnololgie

Elisa Fuochi, N. 8/9 agosto settembre 1999

E' una nuovissima tecnica di ricerca, nata nell'ambito del Progetto Genoma (iniziativa mondiale per ottenere un inventario completo dei geni umani), che utilizza le conoscenze sui geni dell'uomo per mettere a punto delle nuove terapie. La capacità di isolare i geni e di studiare la loro funzione a livello molecolare ha rivoluzionato la ricerca biologica e soprattutto nel campo della diagnosi si sono aperte delle nuove possibilità. La nanotecnologia è una delle tecniche più avanzate per utilizzare in modo mirato e funzionale l'enorme flusso di informazioni che nasce dalla rivoluzione genomica. Il Dipartimento di Oncologia sperimentale dello Ieo è il primo in Italia ad aver istituito, all'interno di un consorzio con altri Istituti di ricerca, un gruppo di lavoro dedicato a questa metodica, che si inserisce nell'ambito della ricerca di nuovi farmaci molecolari. Le attuali terapie farmacologiche anti-tumore sono molto tossiche per l'organismo, perché colpiscono sia le cellule malate che quelle sane, il bersaglio invece deve essere solo quello di colpire le cellule ammalate. Occorre inoltre personalizzare la cura secondo il caso del paziente. La nanotecnologia osserva contemporaneamente tutte le proteine della cellula e quindi identifica tute le funzioni cellulari che vengono attivate o bloccate in risposta a qualsiasi cambiamento. L'obbiettivo è quello di capire come queste funzioni vengono organizzate all'interno della cellula. Attualmente più della metà del genoma umana (il Dna, l'insieme di 100 mila geni che regolano l'attività della cellula) è stato interpretato e catalogato, il prossimo passo sarà quello di identificare tutte le molecole che, istruite dai geni, eseguono le funzioni della cellula. Molti scienziati concentrano i lori sforzi nella comprensione di quali ruoli svolgono le proteine nelle cellule sane, studiandone le mutazioni. Il problema è che non sono ancora in grado di capire come funzionano le cellule e di conseguenza come funzionano quando si instaura una malattia come il cancro, perché non conoscono quale funzione viene eseguita da ogni proteina. Il futuro è quello riuscire a studiare tutte le proteine che cambiano comportamento in caso di anomalia.
Progetti futuri
Le principali aree di studio saranno: modelli matematici che consentiranno di stimare il rischio di ogni individuo per la malattia, sviluppo avanzato delle tecnologie note (dalle molecolari alle imaging), mappatura linfonodale, terapia ricettoriale, diminuzione della tossicità della cura, superamento delle barriere in radioterapia.


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