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Inaugurazione dell’AERT: l’Associazione Europea per la Rigenerazione dei Tessuti

Lara Bettinzoli, N. 11 novembre 2006

L’AERT, Associazione Europea per la Rigenerazione dei Tessuti, ha lo scopo di divulgare le metodiche rigenerative, promuovere la ricerca di base e clinica nel campo della chirurgia rigenerativa, fornire sostegno economico agli studi riguardanti la rigenerazione tissutale.
Ma cosa si intende per rigenerazione tissutale?
Lo chiediamo al dottor Marco Scala, chirurgo oncologo, responsabile della Chirurgia Rigenerativa presso il Dipartimento di Terapie Chirurgiche Integrate dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova.
"La chirurgia è una nuova area di ricerca che si prefigge di studiare come riparare e rigenerare organi e tessuti utilizzando i componenti e i patways intercellulari propri dell’organismo (cellule stromali, fattori di crescita, ecc.).
Negli ultimi anni la rigenerazione del tessuto osseo ha trovato applicazioni interessanti in molti campi, dall’ortopedia alla chirurgia maxillo-facciale. Lo scenario biotecnologico offre al chirurgo la possibilità di riparare i tessuti utilizzando essenzialmente 3 elementi: cellule stromali ottenute dal midollo osseo, fattori di crescita e biomateriali.
Questa ricerca è solo agli inizi ma mostra già risultati molto incoraggianti".
Sono quindi tre gli elementi fondamentali utilizzati nei composti rigenerativi: biomateriali sintetici, cellule staminali ottenute dal midollo osseo e fattori di crescita contenuti nelle piastrine. Sia le cellule staminali che le piastrine vengono prelevate dallo stesso paziente, attraverso il meccanismo dell’autodonazione. "Nel caso di interventi su tessuti ossei, come per esempio l’asportazione della mandibola, viene usato un composto di piastrine, cellule staminali e supporti di biomateriale, che vanno dalla ceramica al goretex - sottolinea Marco Scala -. Per la rigenerazione dei tessuti molli, invece, si utilizza un gel formato solamente da piastrine e altri elementi che provengono dal sangue del paziente". Impiegato in oncologia sia per ricostruire tessuti asportati, sia per riparare danni provocati dalle neoplasie, la chirurgia rigenerativa è utile anche nella terapia di gravi ferite che stentano a rimarginarsi e di ulcerazioni croniche. Nel futuro, si prevede un utilizzo anche nella cura dei tumori, tramite la veicolazione di farmaci chemioterapici. "Il prossimo passo sarà quello di inserire nei gel fibrinici, farmaci che permettano di combattere il tumore. Da un lato, infatti, le sostanze chemioterapiche attaccheranno la neoplasia, dall’altra le sostanze rigenerative aiuteranno il tessuto a reagire e riformarsi in modo sano".

L’attività di Chirurgia Rigenerativa all’Istituto Tumori di Genova
"La Chirurgia Rigenerativa, esempio eclatante di applicazione di ricerca traslazionale - spiega il Dottor Scala - si colloca come “trade de union” tra il Centro Trasfusionale, il Laboratorio di Medicina Rigenerativa, per le colture cellulari e il Dipartimento Chirurgico dell’IST. L’obiettivo che si prefigge è quello di consentire, applicando conoscenze di medicina e di scienza dei biomateriali, la riparazione e la rigenerazione dei tessuti, e quindi di permettere, a chi ha subito interventi chirurgici demolitivi, una qualità di vita accettabile, riducendo le conseguenze fisiche e psicologiche che inevitabilmente accompagnano il trattamento chirurgico di patologie neoplastiche che esitano in deficit di sostanza e richiedono spesso lunghi tempi di guarigione".
In base all’indicazione e al quadro clinico, vengono in un primo tempo individuati i componenti da utilizzare per la guarigione e/o la rigenerazione dei tessuti: Colla di Fibrina, Gel Piastrinico Autologo, Cellule Staminali Coltivate, Biomateriali, e successivamente effettuato l’intervento chirurgico rigenerativo.
In particolare abbiamo introdotto l’utilizzo di sistemi per il processo completamente automatizzato di Colla di Fibrina e Gel Piastrinico Autologo per poter uniformare i processi di preparazione. Noi abbiamo di recente utilizzato un nuovo sistema veloce, semplice e riproducibile (Vivostat“ System), composto da 3 componenti (un’unità di processamento, una di applicazione nella sede da trattare ed un kit monouso che include tutti i componenti per raccogliere il sangue e applicare il preparato sulla sede chirurgica) che ci ha permesso di ottenere buoni risultati sia in termini di biocompatibilità sia di sicurezza.
Associando, inoltre, l’uso di una colla di fibrina con il concentrato piastrinico, è possibile avere un rilascio controllato e un supporto per l’angiogenesi vascolare, tramite l’uso di un solo apparato.
Il Gold Standard è quello di permettere la guarigione più rapida delle ferite chirurgiche e/o la rigenerazione tissutale in caso di perdite di sostanza sia dei tessuti molli che dell’osso.
In accordo col nuovo concetto di Fast Track Surgery è possibile, con la diminuzione del sanguinamento, la riduzione delle linforree, l’impermeabilizzazione e il sostegno trofico delle anastomosi chirurgiche, la rimozione precoce del tubo di drenaggio, la diminuzione delle infezioni post operatorie, accorciare il tempo di ospedalizzazione dei pazienti in determinate tipologie di interventi chirurgici.
Sono state attivate due sperimentazioni cliniche controllate:
1) protocollo di trattamento delle perdite di tessuto osseo a livello mandibolare mediante impianto di ceramica porosa di idrossiapatite associato a concentrato piastrinico autologo e/o a cellule mesenchimali staminali del midollo osseo autologhe espanse in vivo;
2) impiego del concentrato piastrinico autologo in Oncologia Chirurgica di testa e collo.
Parallelamente a queste sperimentazioni sono in corso ricerche sulla biologia del gel piastrinico, sull’attività dei vari fattori di crescita in esso contenuti e su quella del gel piastrinico sulle cellule neoplastiche in vitro e su animale.

La chirurgia rigenerativa dal 2000 ad oggi
L’attività di Chirurgia Rigenerativa inizia a Genova nel 2000, dopo lo stage effettuato dal dottor Marco Scala a New York, presso il Laboratorio del dottor Alan Meltzer sull’applicazione clinica del Gel Piastrinico Autologo.
L’incontro col dottor Paolo Strada, primario del Centro Trasfusionale dell’Ospedale Galliera prima e dell’Azienda Ospedale San Martino poi, che già due anni prima a Boston aveva avuto modo di studiare i metodi di preparazione del Gel Piastrinico, la collaborazione col Laboratorio di Medicina Rigenerativa del Centro di Biotecnologie Avanzate diretto dal professor Ranieri Cancedda, con la possibilità di utilizzare cellule staminali di soggetti adulti, coltivate in vitro, caricate su biomateriali, la collaborazione col dottor Auro Orsi, affermato odontostomatologo e la nomina a responsabile della Chirurgia Rigenerativa da parte del professor Ferdinando Cafiero, direttore del Dipartimento di Terapie Chirurgiche Integrate dell’IST, sono state le tappe più significative che hanno permesso anno per anno di incrementare l’attività di Chirurgia Rigenerativa e di trattare un numero sempre crescente di pazienti con risultati incoraggianti.
Sulle ali dei risultati ottenuti - spiega il dottor Scala - consci dell’enorme potenzialità della metodica e della reale possibilità di aiutare un gran numero di pazienti a recuperare la funzione e l’estetica, nasce, grazie alla fervida attività del Vice Presidente Vincenzo Colombo, uomo apprezzato e stimato nel campo dell’impegno sociale e del volontariato, l’Associazione Europea per la Rigenerazione dei Tessuti.
Gli scopi dichiarati dell’Associazione sono:

  • realizzare e gestire direttamente ogni opera assistenziale e/o ricreativa a favore di soggetti affetti da patologie tali da richiedere trattamenti di medicina e/o chirurgia rigenerativa, che si trovino in stato di bisogno per motivi sociali, fisici, economici o familiari;
  • promuovere la ricerca di base e clinica nel campo della rigenerazione dei tessuti;
  • collaborare con Autorità comunitarie competenti e con altre Associazioni e Fondazioni non profit per elaborare e attivare progetti sanitari nazionali e in ambito europeo;
  • istituire borse di studio e corsi a favore di studenti italiani e stranieri particolarmente meritevoli, che intendano specializzarsi nello studio e nella ricerca relativa alla rigenerazione e bioingegneria tissutale;
  • programmare e organizzare a sostegno dell’attività istituzionale manifestazioni culturali artistiche e ricreative, spettacoli e concerti, viaggi di studio, incontri di carattere scientifico e culturale in Italia e all’estero;
  • promuovere la raccolta di fondi necessari per lo sviluppo e la realizzazione degli scopi dell’Associazione, anche tramite la costituzione di una Fondazione per la ricerca in questo settore.

L’AERT viene subito bene accolta dalle istituzioni. In particolare il dottor Claudio Gustavino, Presidente della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori, sempre sensibile ai temi della ricerca e del volontariato, accoglie favorevolmente la richiesta di patrocinio alla nostra Associazione, così come il professor Ferdinando Cafiero, direttore del Dipartimento delle Terapie Chirurgiche Integrate dell’Istituto Tumori di Genova che, sempre attento al campo della ricerca oncologica, in qualità di Presidente del Pro-Ist concede il patrocinio della sua associazione che svolge attività di raccolta fondi e informazione e promozione delle attività dell’Istituto Tumori di Genova.
Un ringraziamento particolare va alla Lega dei Panettieri di Sestri Ponente, fondata nel 1906, che accoglieva tutti i lavoranti panificatori che operavano da Sestri a Cogoleto: dovendo cessare l’attività perché venuti meno gli scopi per la quale era stata fondata, gli ultimi soci rimasti a ricordare il glorioso passato hanno deliberato nel gennaio di quest’anno (2006), in occasione dei festeggiamenti per il centenario, in consiglio all’unanimità di donare la propria sede sita in Via Alfredo D’Andrade al n. 18 all’AERT. Il locale nel cui grande salone non più affollato di panettieri e nel quale troneggiano ancora nella grande sala riunioni le gigantografie di Giovanni Germano e di Domenico Giavio, rispettivamente socio fondatore e socio benemerito, attorniate da foto ingiallite di passate riunioni e ricorrenze, diventa così la nuova sede dell’AERT.
Nella nuova sede, nella quale sarà operativa una segreteria aperta tutti i giorni, dovrà entrare presto in funzione un ambulatorio, dove i pazienti potranno essere visitati gratuitamente per poter in seguito essere avviati ad interventi di chirurgia rigenerativa.

La posa della prima pietra dell’ospedale oncologico Laudato sì’
Il 23 settembre scorso è stata posata la prima pietra del nuovo ospedale oncologico Laudato sì’ a Rivoltella del Garda (BS); scortata dalle rombanti “due ruote” degli amici di Ducati Brescia, è giunta a Rivoltella del Garda, dopo aver sostato il giorno precedente presso l’ambulatorio oncologico Raphaël di Calcinato. La pietra è stata donata dagli Amici di Raphaël a don Pierino Ferrari lo scorso dicembre a Provaglio d’Iseo.

Il nuovo centro oncologico
Il Laudato sì, in costruzione a Desenzano del Garda, sorge su un’area di circa 18.000 mq, in sostituzione del precedente edificio nel rispetto delle vigenti normative in materia sanitaria e di sicurezza.
Il Laudato sì è una struttura oncologica di ricovero e cura con 64 posti letto, di cui 10 per day hospital.
Nel Laudato Sì, si intende promuovere una modesta, ma efficace risposta ai più svariati bisogni della persona malata di cancro. Si vuole cioè offrire un aiuto concreto ai disagi estremi che spesso affliggono gli ammalati e le loro famiglie, senza tralasciare gli sforzi rivolti alla prevenzione, attraverso l’educazione al miglioramento della salute e della qualità di vita e consolidando l’investimento delle forze impegnate nella diagnosi precoce.
L’ospedale sarà rivolto, quindi, alle persone sane, che desiderano conservare il loro buono stato di salute, accedendo al servizio di prevenzione, erogato dal Centro a livello ambulatoriale. Sarà, altresì, finalizzato a curare la persona malata nelle diverse fasi della malattia oncologica, offrendo, alla persona stessa le prestazioni più efficaci e più umane possibili.
I reparti di degenza saranno integrati dai seguenti servizi, accessibili agli esterni:

  • poliambulatori oncologici;
  • endoscopia diagnostica;
  • oncologia medica e radioterapia;
  • hospice;
  • riabilitazione;
  • radiologia;
  • laboratorio di analisi.

Ci sarà una Sala Congressi, con annessa biblioteca, per il costante aggiornamento e per la formazione degli operatori nel Laudato sì.
Sarà un ospedale pubblico o privato?
"È pubblico e privato – precisa Don Pierino Ferrari – come lo è ogni malato, che ha diritto d’esser curato, come privata e pubblica è la salute di ogni cittadino della quale ci occuperemo con una oculata e aggiornata prevenzione. Il Laudato sì sarà un ospedale senza scopo di lucro".

Nel nome, la profezia
Il nome “Laudato Sì”- spiega Don Pierino Ferrari - mi è sgorgato dal cuore ed è sbocciato sulle labbra, quando nel 1991, siglato il rogito di acquisizione dell’edificio, adibito per 40 anni a Seminario Serafico dei frati Minori Conventuali, osservai da vicino il grande edificio. Fui confermato di quanto m’era uscito dal cuore, salendo il grande scalone che portava alla chiesa del Seminario, quando sulle pareti lessi a grandi lettere il Cantico Laudato sì di San Francesco.
In seguito, con il coinvolgimento delle Suore Missionarie Francescane del Verbo Incarnato nell’Opera, ho veduto nel Nome l’avverarsi della volontà della Madre Giovanna, Fondatrice delle suddette Suore. Ella così manifestò la sua volontà profetica: "Quando nel vostro campo di lavoro, incontrate dei cancerosi, abbiate per loro la pietà, la tenerezza e il soccorso, di questo nostro serafico Padre “gonfaloniere di Cristo” – che in essi vedeva l’Amore Crocifisso".

Comitato Castellano per la lotta contro i tumori
Il Comitato Castellano per la lotta contro i tumori nasce a Castel Goffredo (MN) nel 1981, con lo scopo di promuovere incontri medici di divulgazione sanitaria e sensibilizzare la popolazione nella diagnosi precoce. Dal 1996 collabora con la cooperativa sociale Raphaël, cui mette a disposizione i locali e le attrezzature dell’ambulatorio oncologico sito in viale Europa 27, aperto a settimane alterne il mercoledì o il giovedì dalle 8.30 alle 16.30, e il lunedì o il mercoledì dalle 14.30 alle 16. Dal 1999 è operante l’unità di senologia diagnostica dove è possibile eseguire, anche nello stesso giorno, visita diagnostica, mammografia, ecografia ed eventuali altre indagini

“È sommariamente umano (e non c’è virtù più importante all’uomo) addolcire le pene altrui…e restituire la vita alla gioia…Togliere qualcosa a te stesso da dare agli altri, ecco proprio il compito dell’umanità e della bontà, perché ciò non toglie mai tanto quanto dà”. (Tommaso Moro, L’Utopia, libro II, 15,10)

Indirizzi utili

Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro
L.go R. Benzi, 10 – 16132 Genova (Ge).
Tel. 010/56001 – http://www.istge.it

Associazione Europea per la Rigenerazione dei Tessuti
Via Alfredo D’Andrade 18/1 A 16154 Sestri Ponente Genova(Ge).
Tel.3282251080 http://www.aert.it

Raphael coop. sociale onlus
Tel. 030.9829239 Fax 030. 9829239
info@raphael.coop
www.raphael.coop
Dr.Dario Ciapetti, Responsabile alle pubbliche relazioni, tel. 030. 9829239

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