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Linee guida 2003 il decimo punto dice che…(parte quarta)

Cristina Sampiero, N. 4 aprile 2006

Nel documento originale delle Linee Guida, ogni argomento è corredato da box che trattano brevemente argomenti di interesse generale. Nel tentativo di darne il giusto risalto si è pensato di radunare tutti gli “spot” del decimo punto (che ricordiamo titolare “la sicurezza dei tuoi cibi dipende anche da te”) in un unico articolo tralasciandone solamente uno che, vista l’ampiezza, verrà trattato singolarmente nel prossimo numero.

Allergie
Nel caso di specifiche allergie o patologie il consumatore dovrà, su consiglio del medico, controllare in etichetta la presenza di alcuni specifici additivi e anche essere attento a quelli che potrebbero essere stati utilizzati in uno degli ingredienti del prodotto. È il caso di soggetti fenilchetonurici che devono evitare i prodotti contenenti l’aspartame (E951) come dolcificante, o di alcuni soggetti asmatici che devono evitare i solfiti (E220, E221, E222, E223, E224, E226, E227, E228).

Come leggere l’etichetta degli alimenti confezionati
L’etichetta alimentare è uno strumento di tutela del consumatore (vedere articolo precedentemente dedicato).
Sull’etichetta tutti gli ingredienti sono elencati in ordine decrescente di quantità presente nel prodotto. È necessario leggerla per sapere quello che mangiamo! Sull’etichetta la lettera E seguita da un numero indica che nel prodotto è presente un additivo autorizzato nell’Unione Europea. Le informazioni nutrizionali non sono obbligatorie per tutti gli alimenti, ma molto utili e sempre più diffuse.

Fattori di rischio alimentare
Nei mezzi di comunicazione di massa viene spesso dato molto risalto ai rischi legati alle sostanze chimiche indesiderate presenti negli alimenti, che preoccupano il consumatore forse proprio perché in parte sono fuori dal suo controllo. I rischi maggiori sono in realtà legati alle contaminazioni microbiologiche degli alimenti, che invece dipendono spesso proprio dal consumatore.
In linea generale, il miglior strumento in mano al consumatore per ridurre i rischi legati alla presenza di sostanze estranee nella dieta, è variare la propria alimentazione e consumare in abbondanza frutta e ortaggi, ben lavati, che sono ricchi di sostanze protettive.

Attenzione alle stelle del frigorifero
In alcuni frigoriferi esistono scomparti a temperature che variano da -12°C a pochi gradi sotto 0°C. Non sono congelatori, e permettono solo di preparare ghiaccio o conservare cibi surgelati per un periodo che varia da 3 giorni (scomparto ghiaccio) a un mese (due stelle). Occorre controllare il numero di stelle del congelatore e le relative indicazioni riportate sulla confezione del surgelato.

Attenzione nel preparare conserve domestiche
Preparare conserve a livello casalingo richiede estrema attenzione e può essere rischioso. Se non trattate a temperature appropriate e con le dovute norme igieniche, le conserve possono ad esempio contenere un batterio estremamente pericoloso, il clostridium botulinum, che produce una tossina dagli effetti letali. È particolarmente insidioso perché spesso non cambia le caratteristiche apparenti del prodotto. Sono a minore rischio le conserve acide, come quelle sott’aceto e le conserve di pomodoro o di frutta (marmellate), perché la loro composizione inibisce la crescita di tale batterio. Le conserve sott’olio e al naturale invece sono ad alto rischio. Se all’apertura una conserva presenta muffe, fuoriuscita di gas, bollicine, odore o consistenza non regolari, non assaggiare il prodotto ed eliminarlo.
Qui di seguito sono ribadite alcune regole importanti per la sicurezza degli alimenti. È ovvio però che vadano tenuti in considerazione tutti gli aspetti che sono stati illustrati in questo e nei precedenti articoli:

  • Varia la scelta di alimenti.
  • In particolare, per anziani, lattanti, bambini e donne in stato di gravidanza, è necessario evitare del tutto il consumo di alimenti animali crudi o poco cotti.
  • Fai attenzione alle conserve casalinghe (specie sott’olio o in salamoia). Devono essere preparate rispettando scrupolose norme igieniche.
  • Non lasciare raffreddare un alimento già cotto fuori dal frigorifero troppo a lungo e senza coprirlo. Quando utilizzi avanzi riscaldali fino a che non siano molto caldi anche al loro interno.
    o Non scongelare gli alimenti di origine animale a temperatura ambiente. Se non li puoi cucinare direttamente, riponili in anticipo in frigorifero o mettili a scongelare nel microonde.
  • Evita il contatto nel frigorifero tra alimenti diversi.
  • Non avere un’eccessiva fiducia nella capacità del frigorifero di conservare troppo a lungo i tuoi cibi.

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