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Linee guida: punto nono

Cristina Sampiero, N. 5 maggio 2005

Durante i primissimi anni di vita l’alimentazione del bambino viene seguita e regolata dal pediatra. È tuttavia necessario che i genitori siano consapevoli delle necessità nutrizionali del bambino e quindi rispettino le indicazioni ricevute. I soggetti al di sotto dei 12 anni sono generalmente quelli più a rischio di malnutrizione per difetto, perché il loro bisogno in energia e in nutrienti è più elevato - in rapporto al peso - se confrontato a quello degli adulti. Una giusta alimentazione in questa fase della vita è essenziale per una normale crescita, per lo sviluppo e per lo svolgimento delle varie attività.
Pasti e alimenti
Per i bambini e i ragazzi è difficile coprire i propri fabbisogni con i soli tre pasti principali. È quindi opportuno fornire loro, a complemento di questi ultimi, anche due merende calibrate che concorrano a far fronte alle particolari esigenze di calorie e di principi nutritivi, tipiche di queste età, ma che comunque siano di entità moderata, tale da non compromettere l’appetito nel pasto successivo. I bambini e i ragazzi vanno incoraggiati a consumare quantità sufficienti di un’ampia varietà di cibi ricchi di energia e di nutrienti, senza mai trascurare la frutta e gli ortaggi, al fine di avere una dieta adatta alla costruzione di nuovi tessuti per gli anni della crescita. Particolarmente importante è assicurare le giuste quantità di proteine, di vitamine (soprattutto la C, la D e il complesso B) e di sali minerali (soprattutto calcio, ferro e iodio, quest’ultimo anche mediante l’uso di sale iodato). Una dieta variata e distribuita in più occasioni nella giornata garantisce la copertura di questi bisogni.
Abitudini scorrette
Le abitudini alimentari acquisite da giovani spesso persistono nel tempo: è perciò importante insegnare ai ragazzi fin dalla più tenera età come ottenere il meglio dai cibi che abbiamo a disposizione. Purtroppo la realtà di oggi ci indica la frequente e crescente presenza, nei ragazzi in età scolare, di abitudini alimentari scorrette e di sovrappeso, derivante da scelte alimentari sbagliate e da eccessiva sedentarietà. Tutto questo preoccupa molto sul piano della salute, sia perché pone le premesse per una più facile obesità nell’età adulta, sia perché facilita la successiva comparsa di molte malattie di tipo cronico-degenerativo tipiche dell’epoca moderna. Genitori ed educatori devono quindi impegnarsi affinché i propri figli evitino gli errori alimentari più comuni in questa fascia di età (vedi box), si abituino a mangiare in maniera corretta (anche masticando bene e dando al pasto tutto il tempo che merita) e siano fisicamente più attivi tutti i giorni (camminando, giocando all’aperto ecc.), anche in aggiunta all’eventuale attività sportiva organizzata. È bene inoltre che i giovani non si fossilizzino in scelte monotone ma si abituino a mangiare di tutto, distribuiscano in più pasti la propria dieta senza abolire la prima colazione, consumino con maggior frequenza latte e derivati, verdura e frutta e non eccedano nel consumo di carne e di alimenti ricchi di grassi saturi così come in quello di zuccheri, sale e bevande gassate.
Ecco quindi qualche consiglio pratico per i più giovani:

  • Consuma la prima colazione, suddividi opportunamente la tua alimentazione nel corso della giornata e scegli più frequentemente ortaggi e frutta.
  • Evita di eccedere nel consumo di alimenti dolci e di bevande gassate e di concederti con troppa frequenza i piatti tipici del fast-food all’americana.
  • Dedica almeno 1 ora al giorno all’attività fisica e al movimento (camminare, giocare all’aperto ecc.).

Quali errori commettono comunemente i nostri ragazzi?

  • Evitano o riducono a ben poca cosa la colazione del mattino;
  • evitano gli spuntini intermedi della mattina e del pomeriggio, oppure li limitano a prodotti attraenti, ma dal ridotto valore nutritivo;
  • evitano o riducono al minimo, nel corso dei due pasti principali, il consumo di verdura e di frutta;
  • eccedono nel consumo di alimenti come salumi, cioccolata e barrette, patatine fritte, caramelle e altri dolci confezionati (con i relativi problemi connessi al diffondersi della carie dentale) e bevande gassate (ricche di zucchero e spesso di caffeina);
  • danno spazio eccessivo al “fast-food” all’americana, ricco di alimenti a elevato contenuto in calorie, grassi saturi, sale e zuccheri semplici e poveri di fibra e vitamine.

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