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Alimentazione e bambini

di Cristina Sampiero, N. 10 ottobre 1998

L'alimentazione infantile regola l'accrescimento del bambino ed è condizione indispensabile per assicurare al bambino un buon sviluppo. In altre parole una dieta equilibrata è la migliore spinta per una crescita corretta sia dal punto di vista della statura che del peso.
La nutrizione infantile non è un semplice rifornimento di sostanze necessarie a crescere. Oltre a soddisfare un bisogno fisiologico, essa è anche un modo con il quale il bambino entra in relazione con l'ambiente, ed attraverso il quale vive esperienze che si tradurranno in uno stato di benessere fisico e psicologico. E' ormai dimostrato che nei primi anni di vita si instaurano condizionamenti biochimici e psicologici capaci di tradursi in vie metaboliche e comportamentali significative e durature, con ripercussioni a lungo termine. Tre le altre cose, l'alimentazione dei bambini deve cercare di prevenire al meglio quelle malattie degenerative causate da abitudini alimentari sbagliate. L'alimentazione è quindi prevenzione.
Dopo il primo anno di vita, dal punto di vista teorico, il bambino è in grado di scegliere liberamente la propria alimentazione a seconda dell'appetito, delle abitudini familiari, dei gusti e in funzione del fabbisogno.
Tuttavia nella pratica capita frequentemente che si abbiano comportamenti non idonei, visto che spesso le scelte sono condizionate da errate consuetudini alimentari, da distorti indirizzi educativi, oltre che da sollecitazioni dei mass-media riguardanti gli alimenti maggiormente appetibili per l'età.
Vediamo quali sono i principali errori che emergono dalle numerose inchieste in proposito:
- l'apporto calorico giornaliero è speso superiore a quello raccomandato dai LARN (Livelli di Assunzione Raccomandata in Nutrienti);
- l'assunzione proteica è troppo elevata e spesso eccessiva in proteine animali rispetto a le proteine vegetali;
- l'apporto eccessivo di grassi, con maggiore prevalenza degli acidi grassi saturi sui polinsaturi, porta a un eccesso di colesterolo;
- gli zuccheri semplici sono eccessivi rispetto alla quantità di zuccheri totali;
- l'apporto di fibra è generalmente scarso.
Tutti questi errori rappresentano comuni fattori di rischio per malattie degenerativi tipiche dell'età adulta.
Sono da pochi giorni iniziate le scuole ed in questo periodo della vita le funzioni digestive sono normalmente sviluppate, la dentatura è completa e l'alimentazione comincia ad assumere le caratteristiche definitive.
La fisiologica diminuzione del ritmo accrescitivo rispetto alla prima infanzia comporta una riduzione del fabbisogno calorico e, in quanto alla ripartizione giornaliera della razione alimentare, si ritiene consigliabile uno schema che preveda di fornire la maggior parte delle calorie nei due pasti principali ed il resto nei pasti accessori (prima colazione e merende) con un maggior apporto nella prima colazione.
Con il primo pasto giornaliero il nostro corpo viene rifornito di energia dopo circa 12 ore di digiuno ed è quindi importante che questo primo pasto sia adeguatamente ricco di energia, visto che il più delle volte è proprio durante la mattinata che la maggior parte delle persone, compresi evidentemente i bambini, è sottoposta agli impegni più gravosi
della giornata. Ecco allora alcune regole importanti nel predisporre una corretta prima colazione:
- è di primaria importanza che sia ricca di carboidrati, dato che la giusta concentrazione di zuccheri nel sangue aumenta le capacità di concentrazione e di attenzione;
- non devono mancare calcio e vitamine nonché proteine;
- la prima colazione non deve essere fatta in piedi e frettolosamente, ma è preferibile sedersi a tavola senza leggere giornali o guardare la TV;
- gli alimenti devono essere il più possibile vari, in maniera da stuzzicare l'appetito e rendere piacevole e importante questo momento della giornata.
Per fare un po' di campanilismo possiamo affermare che sicuramente la prima colazione all'italiana è una di quelle nutrizionalmente più corrette. Infatti, latte, yogurt, biscotti, fette biscottate, cereali, miele, marmellata e frutta fresca apportano tutti i nutrienti giusti che garantiscono una buona alimentazione mattutina.
Un bambino di sei anni ha un fabbisogno di circa 1850 Kcalorie quindi le calorie da riservare alla prima colazione dovrebbero essere circa 370, che consentono di variare parecchio nella scelta dei cibi. Coloro che proprio non riescono a mangiare appena alzati, cosa devono fare? Nulla, non siamo tutti uguali e non siamo degli automi, per cui chi non ha voglia di fare colazione, non la faccia, non succede niente di male!. Purché sopperisca con una buona merenda a metà mattina.
Già, ma quale merenda? Se il vecchio panino con il prosciutto è preferibile a un qualunque cibo preconfezionato, tuttavia le merendine non fanno male, anche perché le aziende produttrici sanno che mamma e papà sono sempre più attenti a cosa mangiano i figli. Quindi una merendina scelta con cura può essere una buona alternativa, a patto che resti tale e non diventi un'abitudine.
Prima colazione: 20%
merenda: 10%
pranzo: 35%
merenda: 5%
cena: 30%

latte p.s. 100 c.c. = 49 Kcal
pane 40 gr. = 116 Kcal
burro 10 gr. = 76 Kcal
marmellata gr. 20 = 44 Kcal
banana gr. 180 = 119 Kcal
= 404Kcal

te = 0 Kcal
miele gr. 30 = 90 Kcal
biscotti setti gr. 50 = 209 Kcal
succo arancia cc 200 = 66 Kcal
= Kcal 365

latte p.s. cc 200 = 98 Kcal
zucchero gr. 10 = 39 Kcal
fette biscottate gr. 30 = 123 Kcal
mele gr. 200 = 90 Kcal
= 350 Kcal

te = 0 Kcal
zucchero gr. 10 = 39 Kcal
fette biscottate gr. 40 = 164 Kcal
yogurt alla frutta gr. 125 = 110 Kcal
succo d'arancia cc 200 = 66 Kcal
= 379 Kcal

latte p.s. 100 cc = 49 kcal
pane gr. 50 = 145 Kcal
gruviera gr. 40 = 155 Kcal
mele gr. 100 = 45 kcal
= 394 Kcal

te = 0 Kcal
zucchero gr. 10 = 39 Kcal
pane gr. 50 = 145 Kcal
prosciutto crudo gr. 40 = 148 Kcal
succo d'arancia cc 200 = 66 Kcal
= 398 Kcal

te = 0 Kcal
zucchero gr. 5 = 20 kcal
pane gr. 50 = 145 Kcal
crema al cacao gr. 30 = 161 Kcal
mela gr. 100 = 45 kcal
= 371 Kcal

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