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L'accoglienza a Roma

Grazia Leone, N. 11 novembre 1998

Roma è un importante centro di riferimento oncologico per i malati del centro-sud. Affiancano gli ospedali molte associazioni di supporto. Viaggio fra le associazioni romane che forniscono un aiuto concreto ai malati oncologici, a partire dall'accoglienza in case di ricovero. I lunghi viaggi, la casa lontana, le notti trascorse in macchina, le spese altissime, spesso insostenibili. Sono i disagi vissuti da chi è costretto a curarsi per lunghi periodi di tempo lontano dalla propria città. Difficoltà che conoscono bene molti malati di cancro, soprattutto se vivono nel Sud dove i centri per la ricerca e la cura delle neoplasie sono davvero pochi. Così è a Roma che si rivolge la maggior parte dei pazienti meridionali. E' l'impatto con la città grande e sconosciuta non è certo facile. Il primo problema riguarda l'alloggio. Tante sono le notti da trascorrere fuori casa, così anche l'albergo più economico diventa proibitivo. Spesso, infatti, oltre ai familiari, anche gli stessi malati hanno bisogno di un tetto quando, non più ricoverati, devono effettuare cure e controlli medici nella capitale. E molte persone per sostenere le spese sono costrette a vendere la propria casa e a indebitarsi. Un problema a cui cercano di far fronte con le loro case di accoglienza alcune associazioni di volontariato attive negli ospedali romani. Si tratta di appartamenti in cui - gratuitamente o in cambio di un piccolo contributo, vengono ospitati i malati non residenti a Roma e i loro familiari durante la permanenza in città. Un modo anche per allontanare la solitudine e lo sconforto. Il nostro viaggio per le case di accoglienza della capitale inizia dalla residenza Vanessa, acquistata e inaugurata nel 1995 dalla ROMAIL, sezione romana dell'AIL, associazione italiana contro le leucemie. La palazzina - che ospita gratuitamente quindici pazienti e i relativi accompagnatori - è adiacente al Centro di Ematologia dell'Università La Sapienza. E' costituita da 15 camere doppie con bagno, un'ampia cucina e una sala comune in cui intrattenersi, leggere, guardare la televisione, un bel giardino e un appartamento per il custode. Ad assegnare le camere sono gli stessi medici del Centro di Ematologia, in collaborazione con l'assistente sociale. Ogni stanza è chiamata con il nome di un fiore e può essere adottata. Chiunque, infatti, può inviare un contributo per rendere più bella e funzionale la stanza abbinata al fiore preferito. L'adozione parte da un minimo di 100 mila lire al mese. A prendersi cura degli ospiti sono decine di volontari dell'Orvail-Romail che - insieme con i soci di tutte le sezione italiane dell'Ail - dal 15 all'8 dicembre in varie piazze venderanno le Stelle di Natale in cambio di un contributo a favore della ricerca. Vicino alla stazione Termini si trovano i due appartamenti che dal 1996 l'associazione AMICO a messo a disposizione dell'Istituto Regina Elena. A gestire le due case - dotate in tutto di 14 letti - è l'AUCC, associazione per le unità di cura continuativa a cui aderiscono venti medici e psicologi. "Per far fronte almeno in parte alle tante spese sostenute, si chiede a ogni ospite un contributo di 10 mila lire al giorno", dice Guido Crocetti, responsabile dell'unità di Psicologia oncologica delle facoltà di Medicina e Chirurgia dell'Umberto I, e ideatore del progetto. "L'ospitalità è garantita, comunque, anche a chi non può sostenere alcuna spesa. Oltre ai malati oncologici, accogliamo trapiantati e cardiopatici. In tutte e due le case si può far uso di cucina ed è presente un custode cui rivolgersi per qualsiasi necessità". Più di duecento le persone accolte finora, e un terzo appartamento con sei posti letto è in via di ristrutturazione.
Accogliente la Casa gestita a Roma dall'ASMO, associazione morale e sociale negli istituti oncologici, che opera dal 1968 presso il Regina Elena. Ricevuto in dono 3 anni fa, l'appartamento è di quattro stanze, due bagni, una cucina, una sala-incontro, una camera per il custode e un giardinetto. Dieci i posti letto a disposizione. "Agli ospiti forniamo lenzuola e prima colazione, mentre nella dispensa ci sono sempre pasta, salsa, olio e zucchero", afferma Anna Maria Zinamosca, direttrice dell'Associazione. "Non chiediamo contributi ai nostri ospiti, nonostante le spese di gestione della casa ammontino a circa 4 milioni di lire al mese. Oltre alle quote dei nostri soci, ci aiuta il finanziamento di qualche banca". Per chiedere ospitalità ci si rivolge ai volontari dell'Amso presso il Regina Elena. L'associazione, che svolge varie attività ricreative, ha recentemente attivato anche il numero verde 167-015341. Si può telefonare dal lunedì al venerdì dalle 9,00 alle 12,00 e ai quesiti di natura medica rispondono direttamente gli specialisti. Da 23 anni presso il policlinico Gemelli e da tre nella clinica columbus, l'associazione AVOG distribuisce buoni pasto ai familiari dei degenti, contribuisce alle spese relative a viaggi e ambulanze, offre il servizio di lavanderia agli ammalati, acquista articoli sanitari. "Non gestiamo case, ma per l'alloggio forniamo indirizzi di pensionati che praticano prezzi molto bassi", dice Lia Galluzzo. "Talvolta, nei casi di estrema necessità, sosteniamo le spese di alloggio". Proprio per aiutare chi vive la malattia in solitudine, lontano da casa, dieci anni fa è nata l'associazione CILLA. Alle convenzioni stipulate all'inizio con alcuni pensionati di varie città è subentrata l'apertura di apposite Case di accoglienza. Ora sono quindici in tutt'Italia. A Roma l'associazione Cilla gestisce dal 1991 Casa don Guanella, poco distante dal Vaticano. cinque stanze, cucina, salotto, in tutto quindici posti letto. "Da noi si rivolgono persone in cura presso i vari ospedali di Roma", afferma Franco Fiorini, responsabile dell'associazione Cilla nel Lazio. "Aiutiamo i nostri ospiti - malati oncologici o trapiantati e relativi parenti - anche nei rapporti con i sanitari e nel disbrigo delle pratiche burocratiche. Talvolta creiamo i contatti per chi ha bisogno di consulenze specialistiche all'esterno". L'ospitalità è gratuita, si accettano offerte spontanee. Tremila le persone ospitate finora a Roma, diecimila in tutta Italia. Nella capitale ci sono anche case di accoglienza pensate e arredate appositamente per i bimbi malati. Due sono quelle gestite dall'AGOP, associazione genitori oncologia pediatrica, che opera all'interno dei Gemelli. Una casa con sette posti letto situata proprio di fronte al Policlinico ospita i piccoli curati in day hospital. Altre 14 persone possono essere accolte in una residenza poco distante. "L'Agop è nata 20 anni fa per promuovere la ricerca, istituire borse di studio e assistere i piccoli malati e le loro famiglie", dice Massimo Sandro, tesoriere dell'associazione. "Grazie alle nostre case il ricovero viene limitato alle fasi più critiche della malattia. La permanenza è gratuita e, per fortuna, uno dei due affitti viene coperto dalla Regione Lazio. Sosteniamo anche le spese di viaggio per i pazienti più bisognosi". Dei piccoli malati si occupa anche l'ALTI, associazione per la lotta ai tumori infantili, fondata a Roma nel 1984. I volontari raccolgono fondi per la ricerca e assistono - aiutati da due psicologhe - i bambini malati di tumore dell'istituto di Pediatria del policlinico Umberto I. L'anno scorso si è aggiunta la gestione di una casa di accoglienza dotata di otto posti letto. "Talvolta la nostra residenza diventa anche un punto di appoggio in attesa che si liberi un letto in ospedale. E, per non perdere tempo prezioso, ci occupiamo di eseguire le analisi necessarie in apposite strutture convenzionate", dice Vincenzo Pichera, presidente dell'Alti. In cambio dell'ospitalità si chiede l'iscrizione all'associazione. Ristrutturare una ex scuola per accogliere le intere famiglie dei piccoli malati oncologici dell'ospedale Bambin Gesù è l'ambizioso obiettivo dell'associazione PETER PAN. Un progetto invia di realizzazione. Seicento metri quadrati distribuiti su tre piani e un bel giardino accoglieranno ben 14 nuclei familiari, ognuno in una stanza dotata di letti a castello e bagno. Un organizzatore e un custode faranno da tutori. "La casa di Peter Pan non sarà solo un tetto, ma un centro di servizi con attività scolastica, assistenza ludica e psicologica. E, forse, ci si potrà collegare con l'ospedale grazie alla telemedicina", spiega Maria Teresa Barracano Fasanelli, presidente dell'associazione. "Ogni famiglia contribuirà alle piccole pulizie e, se possibile, verserà 20 mila lire al giorno. Sarà un modo per sentirsi attivi e non soltanto ospiti". Nella casa di Peter Pan ci saranno due stanze e relativi bagni attrezzati per persone handicappate, uno sportello bancomat, un servizio di parrucchiere. Un'ospitalità a prezzi contenuti viene offerta anche da molti istituti religiosi. Per conoscere i recapiti basta rivolgersi - oltre che ai volontari presenti in corsia - anche agli assistenti sociali e al personale dei vari ospedali.

ASSOCIAZIONI E CASE D'ACCOGLIENZA
ORVAILL-ROMAIL
Via Benevento 6 - Roma Tel. 06/85795.290-291 fax 06/4402482 c/o Centro Ematologia Pol. Umberto I, Un. La Sapienza Casa di accoglienza: Residenza Vanessa, Via Forlì 36/38 (tel. 06/44237086)
AMICO
Via in Lucina, 37 - Roma Tel. 06/68805128 Casa di accoglienza: Via Milazzo, 39, via Varese, 46
AUCC
c/o Unità Psicologia Oncologica Dipartimento Medicina e Patologia Pol. Umberto I, Un. La Sapienza Viale Regina Elena, 324 Tel. 06/4453244
AMSO
Via delle Messi d'oro, 156 Tel. e fax 06/4181822 Numero verde 167-015341 Istituto Regina Elena Accoglienza Tel. 06/49852298 Casa di accoglienza: via Gaeta 19
AVOG
c/o Reparto Oncologia Policlinico Gemelli Largo A. Gemelli, 8 - Roma Tel. 06/30154938 Casa di accoglienza: convenzioni con pensionati
CILLA
Via Bonarroti 199 - 35134 Padova Tel. e fax 049/8647516 Case di accoglienza: Casa Don Guanella, Via Bovio 52 (Tel. 06/39737671 - 0775/335161)
AGOP
c/o Divisione Oncologia Pediatrica Policlinico Gemelli Largo A. Gemelli 8 Tel. 06/3058203 - fax 06/3052751 Case di accoglienza: via Teresa Gnoli 81, via Pineta Sacchetti 231
ALTI
via A. Casella 49 - Roma Tel. 06/86216443 - 86202482 c/c postale n. 73753006 Reparto di Oncologia Pediatrica pol. Umberto I, Un. La Sapienza Case di accoglienza: via Giolitti, 255
PETER PAN
via Cimone 129 - Tel. 06/821553 Ospedale Bambin Gesù Reparto di Oncologia Pediatrica Casa di accoglienza: via San Francesco di Sales, 16

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