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Come i piccoli anche da grandi

Cristina Sampiero, N. 11/12 novembre/dicembre 2002

Ogni giorno mi imbatto in persone che dell’arte del mangiare hanno ben poca cognizione e, ciò che più è triste, è che mi danno l’impressione di credere che questo sia un problema che non li riguarda affatto.
Lo si intuisce da semplici e disarmanti frasi la più tipica delle quali è “alla cucina pensa mia moglie” oppure “mangio quel che c’è (come se il cibo nel frigo arrivasse indipendentemente da quel che si acquista al supermercato) o ancora, e ancor peggio “mangio quel che mi danno” e, dulcis in fundo, “mangio questo perché è la cosa più veloce da cucinare e che mi fa sporcare meno piatti”.
D’accordo che i ritmi moderni sono iperaccelerati, con conseguente riduzione per il tempo del pasto soprattutto a pranzo ma, forse, troppi perdono di vista che quello che mangiamo è il nostro carburante, la nostra fonte di energia, parte fondamentale del nostro benessere.
Chi metterebbe del gasolio in una macchina a benzina?
Si, forse qualcuno per errore, ma tutti sappiamo quale caro prezzo si dovrebbe pagare per questa distrazione.
Come minimo dovremmo cambiare qualche pezzo e potremmo persino rischiare di dover comprare un’auto nuova.
Quanti potrebbero permetterselo?
E comunque quali e quanti sacrifici dovremmo fare?
Ora, quanti di noi possono permettersi un corpo nuovo o semplicemente degli organi di ricambio?
Per fortuna i “carburanti” a nostra disposizione sono parecchi, buoni e meno buoni, ma parecchi.
E allora perché non facciamo qualche piccolo sforzo in più per mantenerci in buona salute e prevenire quel che possiamo?
Pensando a questo grave problema che è causa di tanti disordini, si rafforza l’idea che l’unica e vera soluzione sia ristrutturare le nostre abitudini come si fa con una casa fuori moda.
Chi ha dei bambini può sicuramente essere più facilitato anche se, proprio per questo, è già più attento al problema; ma chi non ne ha non deve sentirsi fuori gioco e trovare la scusa per non migliorarsi rassegnandosi con un semplice “ormaaai”.
Allora, ecco in aiuto qualche simpatico libro che può soddisfare i più curiosi:

  • Oggi cucino io. Favole e ricette per “piccoli cuochi”
    Chiara Corsaro e Beppe Morri Edizioni Todaro.
    Pubblicazione che incita anche i più piccoli a scoprire i segreti dell’arte culinaria, attraverso la lettura di alcune favole. Al termine di ogni storia al lettore viene proposta la realizzazione di un piatto che, in alcuni casi, ricalca inconfondibilmente i gusti dei bambini, in altri casi tenterà di far “accettare” anche elementi tradizionalmente negletti, come la verdura o la carne.
  • Storie da mangiare
    Gruppo editoriale Giunti e Camst, Bologna 1998.
    Il libro illustrato contiene favole, fumetti, indovinelli e alcune facili ricette, per avvicinare i bambini al cibo, facendoli divertire. I brani sono tratti da “I racconti di mamma Oca” di Charles Perrault, dalle “Fiabe” dei Fratelli Grimm, da “Pippi Calzelunghe” di Astrid Lindgren e altri.
  • Tante rime per i bambini
    a cura di Fiona Waters e Chiara Carminati – illustrazioni di Ailie Busby, Arnoldo Mondadori Editore, Milano 2000.
    Il grosso volume raccoglie brevi poesie in rima, su ogni argomento, dagli animali alle stagioni, dai colori ai numeri. Non manca la sezione dedicata al cibo, intitolata “Poesie di cose da mangiare buone e cattive”. Ricco di tantissime illustrazioni colorate.
  • Mangia che ti racconto
    Carmela Cipriani Sperling Paperback, Milano 1998.
    Il libro, per bambini di ogni età, propone ricette facili da eseguire. Ogni piatto, adatto a tutta la famiglia, è ispirato al mondo delle fiabe. Il volume, inoltre, è illustrato con disegni da colorareGiochi, burro e marmellata
    di Carmela Cipriani e Irene Campominosi, Sperling &Kupfer Editori, Milano 1996.
    Il libro, come spiega il sottotitolo, insegna a “organizzare fantastiche feste con merende, divertimenti, filastrocche”. Tantissimi giochi da fare in compagnia, disegnando e sgranocchiando cose buone.
  • Pappe da favola
    Carmela Cipriani e Arrigo Cipriani, Sperling Paperback, Milano 1999.
    Pensato per i bambini dai gusti difficili, il libro si propone di aiutare le mamme ad avvicinare i figli ai piaceri della tavola. Le ricette, intervallate da brevi storielle, sono spiegate in maniera molto semplice.
  • Filastrocche da sgranocchiare
    di Corinne Albaut – illustrazioni di Serge Ceccarelli, Motta Junior, Milano 1998.
    Il piccolo libro raccoglie brevi storielle illustrate, che hanno come protagonista il cibo. In particolare, gli alimenti più amati dai bambini: “Filastrocca marmellata”, “Baffi al cioccolato”, “La sfilata delle caramelle”.

Perché insistere tanto con l’educazione alimentare?
Perché per i giovani costruire un giusto rapporto con il cibo è il primo fondamento di una vita sana anche nell’età adulta. E per gli adulti della classe “ormaaai”? Perché non è mai troppo tardi per educare e far divertire il bambino che c’è in noi…anche se non ce lo ricordiamo più.

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