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Un anno di novità

Maela Officio, N. 5 maggio 2002

Era il marzo dell’anno scorso. Alla Fondazione Salvatore Maugeri di Pavia s’inaugurava, sotto il sole primaverile e un frizzante vento carico di buoni auspici, l’attività del prof. Antonio Catona, noto non solo come chirurgo plurispecializzato, ma anche per essere il direttore della nostra rivista, Prevenzione Tumori.
Il professore è primario della divisione di chirurgia generale e mininvasiva, ha conseguito numerose specializzazioni sia in Italia che all’estero in chirurgia generale, vascolare e oncologica e si dedica alla cura delle patologie legate all’obesità. Un anno fa lo avevamo intervistato per raccogliere le sue prime impressioni, oggi siamo tornati per fare una riflessione insieme a lui su quanto lo ha accompagnato in quest’esperienza.
La premessa riguarda intanto l’équipe che coadiuva il suo lavoro. Si tratta di personale efficientissimo, composto da professionisti di alto livello e del quale lui stesso va molto orgoglioso.
Si può infatti contare sull’esperienza di 5 chirurghi, ognuno dedito a una specialità diversa, di 2 anestesisti e di una dietista.
Da un mese a questa parte l’intera équipe si è trasferita nel nuovo reparto chirurgico al quarto piano della Fondazione Maugeri dove, oltre alle camere per i degenti disposte su un ampio corridorio luminoso, si trovano anche gli studi dei medici, la sala del personale infermieristico e un locale attrezzato con un ecografo.
La chirurgia minivasiva
All’esperienza medica si aggiungono importanti tecniche chirurgiche mininvasive che hanno contribuito al raggiungimento dei risultati di successo che ben conosciamo. Parliamo in particolare della laparoscopia, che permette di operare senza l’apertura dell’addome, praticando piccoli fori dai quali introdurre strumenti miniaturizzati e microcamere televisive. Il chirurgo ci spiega anche come oggi “la laparoscopia si considera sia un’alternativa alla chirurgia tradizionale, sia un pre-esame, ossia un mezzo diagnostico che dà una certezza maggiore per approfondire la presenza di metastasi, a differenza degli esami radiologici e di medicina nucleare, tramite i quali si avvista solo la presenza della massa tumorale. Sempre nell’ambito della chirurgia oncologica – continua il professor Catona – ci si avvale poi dell’ecografia intraoperatoria. In pratica, durante l’intervento si esegue un’ecografia direttamente sull’organo interessato, aumentando così le possibilità di individuare eventuali piccole lesioni che, proprio per le dimensioni ridotte, non si erano reperite durante gli esami preoperatori”.
Il robot
A completare il quadro delle tecniche chirurgiche in uso sarà un robot, una nuova macchina computerizzata che permetterà al chirurgo di affinare ulteriormente le possibilità d’intervento. Infatti, ci spiega Catona “mentre la laparoscopia è una procedura bidimensionale, la chirurgia praticata col robot darà la visione di una terza dimensione, la profondità. In altre parole, si potrà ricorrere a una chirugia più fine, anche di tipo oncologico, e negli interventi sul colon-retto, per esempio, si utilizzerà la suturatrice manuale e non meccanica, con un notevole risparmio di materiali”. E aggiunge, “bisogna sempre partire dal presupposto che l’intervento debba essere utile al paziente. Un intervento di tipo tradizionale, a pancia aperta, col robot può durare due ore; lo stesso intervento in laparoscopia può durare più del doppio del tempo. Insomma, questa macchina si propone di conservare i vantaggi della laparoscopia, eliminando i non-vantaggi quali la durata dell’intervento”.
Per vedere all’opera questo nuovo gioiello della tecnica si dovrà attendere ancora qualche mese o, al peggio, assicura il professor Catona, la fine di quest’anno.
L’obesità
L’obesità è una delle patologie che affliggono maggiormente la società contemporanea dei Paesi industrializzati. Nel mondo sono più di un miliardo le persone obese e l’Italia non fa eccezione: gli italiani obesi sono oltre 4 milioni, ben il 25% in più rispetto al 1994. Recentemente il Governo ha presentato il Piano Sanitario Nazionale, tra i cui punti sono contemplate la lotta all’obesità e la cultura dell’alimentazione.
Nel 1992 il professor Catona, insieme ai suoi collaboratori, è stato pioniere nell’eseguire un intervento di bendaggio gastrico in laparoscopia. Nonostante lui lo consideri un problema medico prima ancora che chirurgico, la sua esperienza lo ha aiutato a sviluppare un altro tipo d’intervento, quello di by-pass gastrico. Lo stesso Catona sottolinea che “questa soluzione viene consigliata nei casi di obesità maggiore, a quei soggetti con il BMI (Body Mass Index) uguale o superiore a 45-50, in quanto agisce in maniera importante sul calo ponderale”.
La prevenzione
La clinica offre efficienti servizi non solo a livello chirurgico, ma anche per la diagnosi e la prevenzione delle varie patologie. Nel caso dei tumori il paziente può usufruire dell’ausilio dei reparti di oncologia, radiologia e medicina nucleare, importante a livello di follow up, oltre che della stessa divisione di chirurgia.
A sostegno della nostra politica di prevenzione si è poi svolta, in collaborazione con l’ASL, una serie di visite gratuite rivolte a tutta la cittadinanza. Grazie ai controlli periodici infatti si registra nel nostro Paese una netta diminuzione della mortalità per tumore. Basta dare uno sguardo ai dati statistici per averne la conferma.
Negli ultimi cinque anni la mortalità complessiva causata da neoplasie è diminuita dell’8% circa, piu’ precisamente del 9,1% negli uomini e del 7,4% nelle donne. Tale diminuzione della mortalità va di pari passo con l’aumento della sopravvivenza degli italiani malati di tumore, che lo scorso anno corrispondeva al 6-7% in più di guarigioni rispetto agli ultimi 10 anni.
Non trascuriamo quindi il consiglio che viene dall’esperienza del direttore della nostra rivista: “il futuro è nella prevenzione”.

Diminuzione della mortalità per neoplasia in Italia, 1993-1998*
Tipi di tumore Variazioni rispetto al quinquennio 1988-1992
Linfoma di Hodgkin -37%
Laringe -24%
Stomaco -23%
Cervice uterina -22%
Esofago -22%
Sistema nervoso centrale -14%
Polmone -13%
Mammella -9%
Fonte: Airt, Lega italiana per la lotta contro i tumori.
*Campione di oltre 13 milioni di persone, pari al 23,4% della popolazione italiana.

Una crescita continua
Nata come “Clinica del Lavoro” nel 1965 grazie al Prof. Salvatore Maugeri, oggi la Fondazione che porta il suo nome, da ente privato, è stata riconosciuta come Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico (IRCCS). Gli oltre 35 anni di lavoro hanno portato la Clinica a svilupparsi e a specializzarsi, tanto da essere considerata un vero punto di riferimento in Italia anche in campo chirurgico e oncologico. In realtà la Fondazione Maugeri non opera solo per curare le patologie umane, ma sostiene un vasto programma di prevenzione, oncologica innanzitutto. Lo fa attraverso la sua sede staccata di Milano, il Centro di Prevenzione e Diagnosi Precoce, inaugurata alla fine del 2001.

L’Indice di Massa Corporea
L’obesità grave corrisponde a un peso corporeo superiore del doppio al peso ideale o a un indice di massa corporea che supera 40 Kg/mq. Tale indice è chiamato BMI (Body Mass Index) e serve per porre la diagnosi di sovrappeso. L’indice personale è il risultato del rapporto tra il peso corporeo in chilogrammi e il quadrato dell’altezza in metri. Quindi, l’indice di massa corporea (IMC), in italiano, è un indice dello stato corporeo.

BMI = Peso (kg)/altezza al quadrato (m2)
< 18.5 Sottopeso
compreso tra 18 e 25 Normopeso
compreso tra 25 e 50 Soprappeso
> 50 Obesità

Il bendaggio gastrico
Il bendaggio gastrico è un intervento poco invasivo, della durata di un quarto d’ora, che ha lo scopo di limitare la quantità di cibo assunta dal paziente. Da un punto di vista tecnico, viene posizionato intorno alla parte alta dello stomaco (fondo gastrico) un anello in silicone gonfiabile dall’esterno e regolabile periodicamente attraverso un piccolo serbatoio sottocutaneo. Il posizionamento avviene in anestesia generale con la chirurgia laparoscopica, ossia con minime incisioni della parete addominale, attraverso le quali vengono introdotti gli strumenti a fibre ottiche miniaturizzati, necessari all’esecuzione dell’operazione. Con questo tipo di intervento chirurgico lo stomaco assume la forma di una piccola clessidra, la cui “tasca” superiore ha un volume di 15-20 cc., e termina con un’apertura ridotta di circa 12 mm, attraverso la quale il cibo passa lentamente nella parte inferiore dello stomaco e poi nell’intestino. Il bendaggio è del tutto reversibile e si può rimuovere dopo pochi anni e/o una volta ottenuto il risultato desiderato. Una volta rimosso il bendaggio si avrà il completo ripristino delle condizioni originali dello stomaco. Una raccomandazione che si fa generalmente al paziente è di seguire, nel primo periodo, una dieta a base di cibi liquidi e frullati (minestre, purè ecc…), mentre in seguito potrà ritornare all’alimentazione abituale.

I numeri del reparto di chirurgia

  • 24 posti letto, dei quali:
    • 2 per paganti
    • 2 per day hospital
  • 1.150 interventi chirurgici dal marzo 2001 al marzo 2002 (eseguiti per l’80% in laparoscopia), di cui:
    • circa 200 eseguiti per la cura dell’obesità
    • circa 100 eseguiti per tumore al colon-retto e metastasi epatiche
  • 2.000 interventi in previsione quest’anno (2002-2003)
  • Il 30% dei pazienti proviene da altre regioni italiane
  • 1,35 è l’indice del peso medio regionale per gli interventi (la media regionale è 0,9)

Indirizzi utili

  • Fondazione Salvatore Maugeri
    Clinica del Lavoro e della riabilitazione (IRCCS)
    V. Ferrata, 8 - 27100 Pavia
    Sito Internet: www.fsm.it
  • prof. Antonio Catona
    tel. 0382/592298
    e-mail: acatona@fsm.it
  • Segreteria
    tel. 0382/592292 - fax 0382/592073
    e-mail: csampiero@fsm.it

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