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Alessio ce l’ha fatta!

Maela Officio, N. 11/12 Novembre/dicembre 2001

Una storia a lieto fine quella che da oggi Alessio potrà raccontare al suo fratellino di due anni e mezzo nato per salvargli la vita. Grazie a un grande atto d’amore, infatti, i genitori hanno permesso a entrambi i loro bimbi di vivere.
Alessio è un bel bambino di sei anni che sin dall’età di tre mesi è stato costretto a convivere con una brutta malattia, la talassemia, conosciuta anche come anemia mediterranea.
La mamma e il papà, premurosi e attenti, si accorgono a un certo punto che Alessio accusa disturbi particolari: inappetenza, vomito, perdita di peso, pallore. Subito cominciano il ciclo delle analisi e tutta la famiglia si sottopone ai prelievi del sangue. La diagnosi, alla fine, non lascia spazio ai dubbi. La talassemia diventa una condanna, un incubo che durerà sei anni.
Man mano che passa il tempo le condizioni di Alessio peggiorano. Il bambino ogni due settimane deve sottoporsi a una trasfusione e ogni sera ripetere una terapia attraverso cui “scaricare” il ferro.
Per liberarlo dalla malattia si fa sempre più urgente la necessità di un trapianto. Ma manca un donatore compatibile. È allora che i suoi genitori decidono di mettere alla luce un altro bambino. Due anni fa, finalmente, nasce Dario e la speranza di salvare la vita anche ad Alessio diventa sempre più una verità.
Il 9 agosto scorso nel reparto di Oncoematologia pediatrica del S. Matteo di Pavia ad Alessio viene trapiantato il sangue placentare raccolto durante il parto. E l’intervento si conclude con successo: Alessio è guarito.
La peculiarità del suo caso si deve ai metodi di raccolta e conservazione del sangue placentare proveniente da un’altra regione. Questa prima fase è stata condotta all’ospedale Cervello di Palermo, dove il piccolo Dario è nato. Un’équipe specializzata come quella diretta dal dottor Marcenò ha permesso che anche questa barriera venisse abbattuta. D’ora in poi, infatti, il sangue del cordone ombelicale potrà essere raccolto e conservato in ospedali diversi da quelli in cui avverrà il trapianto.
L’operazione che conclude felicemente questa vicenda umana invece si deve al professor Locatelli, responsabile della divisione di Oncoematologia pediatrica, e ai suoi collaboratori.
Alessio e Dario ora potranno tornare alla normalità e la loro famiglia potrà riprendere una vita interrotta sei anni fa. Il papà Massimo, come tutti emozionato, si sente di ringraziare i medici che hanno riportato la gioia nella sua casa e insieme coloro che tramite l’ANPO lo hanno aiutato da quando è arrivato a Pavia in giugno.
In quest’aria di festa ci facciamo da parte per consentire ad Alessio e ai suoi genitoti il meritato riposo, prima di affrontare il viaggio per ritornare nell’adorata Sicilia.
A loro e a tutte le famiglie che vivono il dramma della malattia auguriamo di ritrovare la serenità, sperando di poter scrivere ancora e ancora una fiaba in cui alla fine “…tutti vivranno felici e contenti”.

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