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Napoli pronta per l'MDB
(Fondazione Pascale)

Annalisa Cretella, N. 1/2 gennaio febbraio 1998

Il mondo scientifico e sanitario napoletano scende in campo, prende posizione e accetta di rendersi protagonista della sperimentazione del tanto discusso metodo Di Bella. Un inizio tormentato dalle polemiche che certo dureranno per mesi e mesi.
Il centralino del Pascale è già in tilt da settimane: centinaia, i pazienti che vorrebbero prenotarsi per partecipare alla sperimentazione.
Ma dall'ospedale invitano a mantenere ferma la calma e la speranza. Il reparto dispone di 70 posti letto, al momento tutti occupati da chi segue la terapia antitumorale tradizionale, e la lista di attesa è di almeno dieci giorni. Di questi posti letto, almeno la metà verranno utilizzati per ricoverare i pazienti che seguiranno il metodo Di Bella. Molti potranno essere curati anche in day hospital. In totale, il Pascale, potrà seguire 100 pazienti.
É la Fondazione Pascale l'istituto individuato per la sperimentazione del metodo Di Bella in Campani, terzo centro in Italia per la cura di tumori. "L'Istituto dovrà garantire le pari opportunità alla sperimentazione - dice il commissario straordinario della fondazione Pascale, il professore Alfonso Barbarisi - per tutti gli ammalati di cancro, da qualsiasi parte della regione provengano. A questo centro affluiranno le richieste di coloro che intendono essere sorteggiati elettronicamente per la sperimentazione al Pascale, e forse alla Divisione di Oncologia del Cardarelli". Sempre in quest'ottica di collaborazione, assume grande rilievo il provvedimento relativo all'allargamento della commissione oncologica regionale. L'organismo finora composto da una ristretta cerchia di medici, sarà integrato dai primari di tutti i poli oncologi della regione.
Altra iniziativa meritevole è quella della Fondazione Pascale, che ha già individuato un pool di esperti, deputati a fornire tutte le informazioni possibili, ai pazienti che telefoneranno al numero verde (di prossima istituzione) della Regione, relative al metodo Di Bella e soprattutto in merito, alle aziende sanitarie in cui verrà somministrata la somatostatina con modalità gratuite e controllate, alla strega di quello che stava avvenendo nella regione Lombardia. Il primario Barbarisi e il direttore scientifico dell'Istituto, professor Silvio Monfardini, assicurano che è già tutto pronto per il via. "Abbiamo fornito la nostra piena disponibilità - assicura Barbarisi. A rispondere al numero telefonico gratuito ci sarà un équipe competente e costantemente aggiornata.
Presso tutte le Asl dei comuni capoluogo di provincia saranno attivati dei canali per l'informazione ufficiale, i cosiddetti Centri di Accoglienza e Informazione. É stata inoltre chiesta l'istituzione immediata, presso la Commissione Sanità del consiglio regionale di un Comitato per l'emergenza". Il centralino del Pascale è già in tilt da settimane: centinaia i pazienti che vorrebbero prenotarsi per partecipare alla sperimentazione. Ma dall'ospedale invitano a mantenere ferma la calma e la speranza.
Il reparto dispone di 70 posti letto, al momento tutti occupati da chi segue la terapia antitumorale tradizionale, e la lista di attesa è di almeno dieci giorni.
Di questi posti letto, almeno la metà verranno utilizzati per ricoverare i pazienti che seguiranno il metodo Di Bella. Molti potranno essere curati anche in day hospital. In totale, il Pascale, potrà seguire 100 pazienti.
All'ampia disponibilità dimostrata da ricercatori e medici del Pascale, prima struttura regionale deputata a testare gli effetti della somatostatina, si è poi aggiunto l'orgoglio dei medici del Cardarelli, che entreranno a far parte del protocollo di verifica. Con gli istituti di ricerca, infatti, la sperimentazione verrà allargata anche ai grandi ospedali regionali. Il primario del reparto di Oncologia e Chemioterapia del più grande ospedale del Mezzogiorno, il professor Giovanni Pacilio, si dimostra entusiasta di poter verificare l'efficacia del nuovo metodo, e dichiara l'immediata disponibilità dell'ospedale ad avviare la nuova cura. "Siamo pronti a partire con la sperimentazione - ha affermato il professor Pacilio - che potremmo organizzare soprattutto in regime ambulatoriale, dal momento che i farmaci consigliati dal professore Di Bella, a quanto pare, non hanno effetti nocivi tali da richiedere necessariamente un ricovero fisso". L'affollato reparto del Cardarelli dispone infatti soltanto di 19 posti letto "ordinari", e di altri 7 destinati a pazienti in attesa di trapianto di midollo.
Al momento i posti sono tutti occupati da degenti che si sottopongono alla tradizionale chemioterapia, e c'è già una lista di attesa di venti giorni. Ma il professore Pacilio assicura che il 30% dei posti letto sarà messo a disposizione degli ammalati che si sottoporranno al metodo Di Bella. "Serviranno altri medici e altri infermieri - continua il primario. Al momento siamo in grado di effettuare 20 terapie al giorno e se soltanto ci facessero lavorare il pomeriggio, potremmo raddoppiare le prestazioni". Grande disponibilità ha dimostrato anche il Calt (Centro assistenza lotta ai tumori) che si è detto pronto ad assistere anche con l'ausilio di autoambulanze, i pazienti che vorranno sottoporsi alla sperimentazione al Cardarelli. Mentre il professor Di Bella e il ministro Rosy Bindi erano impegnati a trovare un percorso su cui incontrarsi, precorrendo i tempi, il pretore di Napoli, Ugo Vitiello, diceva "sì" all'erogazione gratuita, da parte dell'Asl 1, della longostatina, farmaco "gemello" alla somatostantina. Secondo il pretore Vitiello, "l'indiscutibile gravità della malattia l'esistenza di una prescrizione medica in base alla quale è stata iniziata la terapia, l'accertamento di un successivo miglioramento delle condizioni di salute della ricorrente e il costo particolarmente elevato del farmaco sono elementi idonei a giustificare l'emissione del provvedimento cautelare richiesto". Dello stesso parere il pretore di Benevento, Simonetta Rotili, il pretore di Sarno, Daniela Francavilla, quello di Torre Annunziata, Roberto Peluso, e tanti altri, sui quali si è riversata una vera e propria valanga di ricorsi da parte di pazienti che chiedono di ottenere la somministrazione gratuita dei farmaci.
Secondo i magistrati, le ragioni di urgenza, non consentono in fase sommaria ulteriori approfondimenti. Contro queste deliberazioni si è scagliato l'Ordine dei medici della Campania, presieduto dall'onorevole Giuseppe del Barone, che in una riunione del consiglio direttivo, appositamente convocata, ha condannato duramente queste interferenze pretorili nella professione, su aspetti di così rilevante spessore scientifico e politico. Ai sanitari è stata riconosciuta libertà di prescrizione (della cura e dei farmaci, compresi i costosi anti-tumorali previsti dal metodo Di Bella) ma la di fuori del Sistema sanitario nazionale, lasciando allo Stato e alle Regioni la responsabilità di consentire che la nuova cura possa essere attuata gratuitamente tramite il ricettario regionale.

La struttura in cifre
Istituto Nazionale per la Cura dei Tumori Pascale (ITN), dispone di 315 posti letto e ricovera 9000 pazienti l'anno, per un totale di circa 90 mila giornate di degenza ed un degenza media di 10 giorni. Ogni giorno si rivolgono al day hospital 700 persone, per un totale di 8500 ricoveri e oltre 500000 prestazioni l'anno.
o Aree tradizionali di studio e cura sono rappresentate dalla patologia mammaria, dai linfomi, melanomi, tumori della testa-collo, tumori del colon-retto, tumori polmonari, epatocarcinoma

L'Istituto è diviso in quattro edifici: Ricerca; Clinica; Amministrazione; day hospital; più due di supporto. Si avvale di 800 dipendenti, di cui 146 medici e 71 ricercatori.

L'Istituto ha un programma di educazione sanitaria e professionale che interessa laureati e studenti. Corsi avanzati per la ricerca sperimentale e clinica sul cancro.

L'ITN è il Centro di Riferimento regionale per la Patologia Neoplasica, che ha il compito di verificare la sussistenza delle condizioni a sostegno delle richieste di trattamento delle neoplasie maligne presso strutture estere, e quindi studiare i flussi, regolamentare il fenomeno delle migrazioni sanitarie indirizzare il paziente al miglior trattamento possibile.

Il Servizio di Virologia Oncologica e quello di Immunologia, costituiscono il Cenno di Riferimento Regionale per la diagnosi e la sorveglianza sull'AlDS.

Presso il day hospital possono essere effettuate prestazioni ed esami delle branche specialistiche attivate in Istituto. Informazioni dettagliate sugli esami richiesi e sulle prescrizioni necessarie possono essere richieste al telefonando ai seguenti numeri: 081/5462833 - 5462920 - 5462924 nei giorni feriali dalle ore 10,00 alle 13,30.

Le analisi cliniche non richiedono prenotazione, pertanto ci si può presentare tutti i giorni dal lunedì al venerdì, dalle ore 8,30 alle 10,30, a digiuno per essere sottoposti a prelievo di sangue.

Sono inoltre attivi, sempre in regime di day hospital, posti letto di chemioterapia Chirurgia, ai quali si accede per prenotazione, previa visita ambulatoriale.

Il vero problema della cura è rappresentato dal costo attualmente elevatissimo della somatostatina. Il ministro Bindi e le case farmaceutiche si sono dichiarati disposti ad una revisione del prezzo. Nel frattempo, è fiorente un mercato parallelo che vede in primo piano farmacie straniere (Rondel-Monaco di Baviera tel. 0049-8964273914 la più "famosa") e olandesi (questi numeri di telefono non sono stati controllati ma girano su parecchi siti internet) n. 0031-77-35-47-388 fax oppure 0031-77-35-14-005 telefono. Sembra che agli apparecchi rispondano in italiano e che non vi siano problemi di spedizione - contrassegno.

Fondazione
G. Pascale
Istituto per lo studio e la cura dei tumori
Indirizzo
via Mariano Semmola
Zona Ospedaliera - Napoli
Centralino 081/5903111
Day hospital Chemioterapia
081/5903488-5903494
Day hospital Chirurgia
081/5903226-5903513

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