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Campi elettromagnetici: come difendersi in casa
, N. 6 giugno 2000
Nelle nostre case, superefficienti e tecnologiche, più che un rifugio si nasconde una trappola: un tiro incrociato di campi elettromagnetici da cui è difficile sfuggire. Anzitutto, "l'impianto elettrico deve essere correttamente strutturato, dotato di impianto a terra e con cavi schermati ben posati", spiega l'architetto Tanzi. "Soprattutto le camere da letto devono essere il più possibile libere da CEM: i televisori, i computer o gli sterei che, anche se spenti, emettono onde elettromagnetiche, abatjour, coperte elettriche, babyphone e radiosveglie - dannosissime se poste accanto alla testa - andrebbero isolati durante le ore notturne con l'applicazione di un disgiuntore di rete". Altrimenti, "durante il riposo notturno, il danno sul sistema immunitario può essere consistente". Altro ambiente a rischio è sicuramente la cucina, "dove dalla lavastoviglie al ferro da stiro, dal tritatutto all'aspirapolvere, dai forni elettrici ai microonde, i campi sono in agguato ovunque". Così anche nel bagno, "ad esempio l'asciugacapelli è micidiale ed andrebbe tenuto ad almeno 40 cm dalla testa, mentre il rasoio elettrico andrebbe usato non più di 5 minuti al giorno". Come difendersi da queste insidie domestiche? "Anzitutto, è bene scegliere apparecchi a bassa emissione di radiazioni, se possibile; evitare la loro concentrazione in spazi ristretti, per non avere una dannosa sovrapposizione di cem; ed usare l'accortezza di disattivarle, quando non ce n'è una reale necessità". Ad esempio, "non lasciare la Tv in stand-by, quando non si usa, mantenere una certa distanza di sicurezza dallo schermo televisivo e dal monitor del computer, preferendo quelli a cristalli liquidi, non stazionare a lungo davanti agli elettrodomestici, quando sono in funzione, come frigoriferi o lavatrici".
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