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Donne in cerca di equilibrio

Alberto Laffranchi, N. 10 ottobre 1999

All'I.N.T. di Milano recentemente è stato costituito il Gruppo di Studio Me.Te.C.O. (di cui si è parlato nel n.8 Agosto-Settembre '99 di "Prevenzione Tumori"), con il preciso obiettivo di indagare le terapie Non Convenzionali, al fine di dimostrarne le possibilità terapeutiche nel ridurre gli effetti collaterali legati alle malattie neoplastiche. Tra gli studi, approvati dai comitati Scientifico ed Etico dell'Istituto, di grande attualità vi è quello proposto dal Do G.Secreto, endocrinologo, in collaborazione con E. Marubini e S. Oriana: Trattamento dei disturbi da menopausa nelle donne con carcinoma della mammella, o a rischio per questa malattia.
Lo scopo di questo progetto di ricerca è quello di ridurre o eliminare i disturbi della menopausa utilizzando i fitoestrogeni in associazione alla melatonina, nelle pazienti in trattamento per neoplasia mammaria.
In questo articolo proponiamo ai lettori di Prevenzione Tumori l'intervista esclusiva al dott. Giorgio Secreto medico specialista in endocrinologia e responsabile di questo innovativo progetto. Il dr. Giorgio Secreto dirige l'Unità di Endocrinologia dell'Istituto Nazionale Tumori di Milano e da oltre 20 anni studia i rapporti fra ormoni e tumori della mammella, con particolare riferimento agli androgeni.
Dr. Secreto, potrebbe illustrare il significato di questo studio ai lettori di Prevenzione Tumori ?
Non vi è alcun dubbio che per la donna la menopausa rappresenti un difficile momento per le implicazioni fisiche e psicologiche che essa comporta, che si accentuano qualora sia stata indotta artificialmente.
I disturbi della menopausa vengono distinti in precoci e tardivi. I disturbi precoci più frequenti sono: vampate di calore, sudorazioni, insonnia, nervosismo, depressione. Tra i disturbi tardivi sono da sottolineare l'osteoporosi e le malattie cardiocircolatorie.
La terapia ormonale sostitutiva, quando somministrabile, rappresenta una terapia efficace per eliminare questi sintomi.
Allo stato attuale delle conoscenze, non appare però prudente consigliare le terapie ormonali sostitutive alle pazienti trattate per carcinoma mammario, nel sospetto che possano risvegliare la malattia tumorale. La stessa prudenza vale anche per le pazienti con storia familiare di neoplasia mammaria e per quelle che siano state operate nel passato per lesioni mammarie benigne. È stato proprio considerando la delicata situazione ormonale in cui si trovano queste donne che, dopo un'accurata revisione della letteratura ed esperienze personali dirette, abbiamo individuato la possibilità di utilizzare, come sostanze in grado di contrastare i disturbi della menopausa, senza stimolare pericolosamente le cellule mammarie, i fitoestrogeni e la melatonina.
Potrebbe darci qualche informazione su queste sostanze ?
I fitoestrogeni sono presenti in numerose piante comunemente usate nell'alimentazione e sono dotati sia di attività estrogeniche che antiestrogeniche. Ai fitoestrogeni sono state riconosciute notevoli proprietà di protezione sul sistema cardiovascolare, sull'osso e contro lo sviluppo tumorale, ed è stato suggerito che una dieta ricca di fitoestrogeni contribuisca a ridurre la frequenza e l'intensità dei disturbi da menopausa nelle donne orientali rispetto a quelle occidentali.
Inoltre i risultati degli studi DIANA, condotti dal Dr. Berrino nel nostro Istituto, concordano nell'indicare un benefico effetto della dieta sui disturbi da menopausa, da attribuirsi, almeno in parte, all'alto contenuto di fitoestrogeni presenti nella dieta stessa.
Nello studio, per ragioni di praticità, verranno consegnati alle pazienti alcuni prodotti commerciali caratterizzati dall'alto contenuto di fitoestrogeni e non saranno offerti semplici consigli dietetici. Questo meditato atteggiamento ci consentirebbe, infatti, di ottenere due vantaggi pratici: il primo è che alle pazienti si eviterebbero le difficoltà connesse ad un radicale cambiamento delle loro abitudini alimentari, l'altro che saremmo più sicuri circa la quantità di fitoestrogeni che ogni donna assumerebbe quotidianamente, rendendo così praticabile il confronto fra i dati relativi ad una paziente con quelli di tutte le altre, che hanno gentilmente accettato di prendere parte allo studio.
La melatonina è un ormone a me molto caro per avergli dedicato molti anni del mio lavoro di ricercatore. Si tratta di un neuro-ormone prodotto dalla ghiandola pineale (struttura di pochi millimetri situata nel centro della testa), che ha un'importante funzione regolatrice dei ritmi circadiani (sonno-veglia; temperatura corporea) e dei ritmi circannuali (regola il comportamento riproduttivo negli animali) dell'organismo e la sua produzione è stata associata con disordini affettivi stagionali e con modificazioni dell'umore. Questo ormone è certamente coinvolto nell'innescare gli eventi che conducono alla pubertà ed è stato suggerito che possa svolgere analoga funzione nell'induzione della menopausa. La melatonina è riconosciuta come ormone del sonno. Sul sistema immunitario, stimola la produzione di anticorpi ed antagonizza l'effetto immuno-soppressore dei glicocorticoidi. Ad essa sono state riconosciute proprietà anti-ossidanti, e sono state attribuite proprietà anti-tumorali ed anti-invecchiamento.
Sintetizzando: il possibile intervento della melatonina nell'indurre la menopausa, la sua ben nota capacità di indurre il sonno, la sua azione di regolazione sulla temperatura corporea e sull'umore e i risultati di personali precedenti esperienze che ho condotto utilizzando la melatonina in donne in menopausa, mi hanno confermato l'efficacia della melatonina nel contrastare i disturbi della menopausa.
Queste mie considerazioni conclusive, unite ai dati sopra esposti, mi hanno portato a ritenere che l'associazione di fitoestrogeni e di melatonina possa, nelle donne affette da carcinoma mammario, essere di aiuto nell'alleviare i disturbi immediati da menopausa (vampate di calore, sudorazione, insonnia, nervosismo, depressione, ecc.) ed è possibile che tale associazione agisca favorevolmente anche sui disturbi tardivi della menopausa (osteoporosi, malattie cardiocircolatorie).
Quali pazienti verranno ammesse in questo studio ?
Le pazienti volontarie che potranno essere ammesse a questo studio verranno scelte fra coloro che possiedono contemporaneamente le seguenti caratteristiche:
Età uguale o superiore a 35 anni.
Familiarità per carcinoma mammario (2 parenti di primo grado) o patologia mammaria benigna pregressa o carcinoma mammario non metastatizzato.
Sospensione di trattamenti chemioterapici ed ormonali da almeno 3 mesi.
Assenza di trattamenti con psicofarmaci in atto e di endocrinopatie (diabete ecc.).
Nel caso che una donna possegga le caratteristiche necessarie per essere ammessa allo studio, cosa avviene dopo il reclutamento ?
Al momento del reclutamento verrà raccolta una breve anamnesi. L'intensità dei disturbi da menopausa, che sono estremamente soggettivi, sarà valutata attraverso la compilazione di un breve e facile questionario costituito dalla Scala dei disturbi climaterici di Greene (per brevità: Scala di Greene). Inoltre le pazienti saranno invitate a donare per due volte, prima e al termine del trattamento, 30 ml di sangue e a fornire la raccolta delle loro urine della notte per poter effettuare il loro profilo ormonale e biochimico.
Dott. Secreto, che caratteristiche e che durata ha il trattamento da lei proposto ?
La durata del trattamento sarà di 4 mesi (16 settimane). Per tutto questo periodo di tempo le pazienti inserite nello studio, che abbiano accettato di collaborare a questa ricerca, dovranno assumere, senza spese personali, una compressa di melatonina ogni sera e una dose considerata adegata di fitoestrogeni al giorno.
Inoltre tutte le pazienti dovranno compilare accuratamente delle semplicissime schede (diario giornaliero) fondamentali per la riuscita dello studio.
Naturalmente le pazienti, al momento opportuno, riceveranno dal personale dell'Unità di Endocrinologia dell'Istituto tutte le informazioni circa questo progetto di ricerca (compreso il tipo di esami ematochimici che verranno eseguiti e le loro variazioni al termine del trattamento) e le istruzioni necessarie, sia per la compilazione dei moduli, sia per chiarire individualmente qualsiasi dubbio che si dovesse presentare durante il periodo di trattamento (quattro mesi).
Se una lettrice di Prevenzione tumori desiderasse aderire a questo suo interessante lavoro sperimentale, cosa dovrebbe fare ?
Se la signora possiede le caratteristiche indispensabili sopra elencate, dovrà semplicemente contattarci telefonicamente al numero -022390521- che corrisponde all'Unità di Endocrinologia dell'Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano e fissare un appuntamento con il Dr. Secreto, citando come scopo quello di essere una candidata allo studio per il 'Trattamento dei disturbi della menopausa'.
L'ultima domanda: cosa dovrebbe fare una nostra lettrice in menopausa sintomatica, che non presenta le caratteristiche richieste per entrare in questo studio, qualora volesse iniziare una terapia simile a quella proposta, per evitare l'uso degli estro-progestinici (cerotto e/o pillola)?
Anche queste pazienti saranno bene accette e potranno accedere alle terapie, ma verranno inserite in un gruppo di valutazione a parte.
Dovranno contattare telefonicamente l'Unità di Endocrinologia dell'Istituto Tumori di Milano al n. 022390521 e fissare un appuntamento.
Al momento dell'appuntamento verranno chiarite tutte le modalità pratiche: le necessarie richieste da parte del curante, il tipo di esami che verranno effettuati per poter avere informazioni circa il profilo ormonale delle pazienti, gli eventuali costi non sostenuti dalle A.S.L.
Quindi, dopo la visita e l'esito degli esami, sarà mia premura informare le pazienti e prescrivere a ciascuna la terapia più idonea.


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