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Radioterapia ad alta specializzazione al San Pietro FBF di Roma
Paola Sarno, N. 5 maggio 2013
È stato inaugurato presso il San Pietro Fatebenefratelli di Roma, ospedale già attivo da tempo in campo oncologico, il primo Centro di radioterapia ad alta specializzazione rivolto alle persone affette da patologie neoplastiche (con diagnosi o sospetto di tumore o ha già ricevuto terapie oncologiche). Il centro UPMC San Pietro FBF è una struttura completamente nuova che si trova all’interno del campus del nosocomio romano, in prossimità del Dipartimento di radioterapia già esistente, ed è il risultato di un importante investimento realizzato principalmente da parte di UPMC (University of Pittsburgh Medical Center). La nuova offerta di salute del S. Pietro FBF è quella di trattamenti innovativi di radioterapia e protocolli di cura avanzati, come la radioterapia guidata da immagini e/o a intensità modulata (IGRT/IMRT) e la radiochirurgia stereotassica. Il Centro sarà, infatti, la prima struttura oncologica nella Regione Lazio a offrire, fra l’altro, trattamenti radiochirurgici molto innovativi, che prevedono l’uso di uno degli acceleratori lineari più potenti e completi oggi presenti sul mercato. Si tratta della prima piattaforma totalmente integrata che, grazie alla sua capacità di individuare i tumori utilizzando in tempo reale metodi di imaging virtuale di elevata precisione, permette di somministrare dosi più potenti di radiazioni in modo più veloce e localizzato di quanto avviene con la radioterapia tradizionale. Questo strumento consente, quindi, non soltanto di ridurre i tempi di trattamento ma anche di migliorare la compliance del paziente, non più costretto a rimanere nella stessa posizione per lungo tempo.
L’équipe del centro UPMC del S. Pietro FBF
Il nuovo Centro, che si pone come obiettivo anche quello di attrarre i pazienti neoplastici del Centro-Sud Italia, adotta anche moderne e sofisticate tecnologie che permettono interventi di alta precisione per colpire i tumori in maniera sempre più mirata, risparmiando così i tessuti sani e consentendo una riduzione sensibile dei tempi di cura. A dirigere il Centro è Pier Carlo Gentile, responsabile della Radioterapia nonché direttore dell’Ambulatorio Multidisciplinare per i tumori del tratto digestivo e genito-urinario femminile del San Pietro Fatebenefratelli di Roma e professore associato della University of Pittsburgh (Usa). A coadiuvarlo nel lavoro un’équipe di specialisti di radioterapia oncologica – fra i quali Francesco Maria Aquilanti – che hanno conseguito una duplice formazione in Europa e negli Stati Uniti e che operano in stretta collaborazione con il personale clinico degli UPMC Cancer Centers. Il nuovo Centro di Radioterapia ad Alta Specializzazione Centro del S. Pietro FBF si propone di essere protagonista della trasformazione del sistema sanitario che pone il paziente al centro e vede le strutture sanitarie impegnate nella ricerca, nell’innovazione e nella condivisione delle migliori pratiche, proprio grazie alla collaborazione con l’Università di Pittsburgh. La partnership con il centro universitario ha l’obiettivo di portare avanti studi e ricerche su varie patologie, concentrandosi su loro prevenzione, trattamento e cura.
UPMC: un network internazionale per innovare la sanità
La realizzazione del Centro del S. Pietro FBF è stata possibile grazie al sostegno di UPMC Italy, un network che è parte integrante di UPMC, la più grande impresa per la sanità integrata, la ricerca biomedica e la telemedicina della Pennsylvania (Usa) e uno dei sistemi sanitari non profit leader negli Usa. Ha sede a Pittsburgh, un fatturato di 10 mld di dollari e oltre 55mila dipendenti attivi per fornire un’assistenza di alto livello ai pazienti e contribuire a delineare un modello di sistema sanitario basato su innovazione clinica, servizi biomedici e sanitari, investimenti in ricerca e educazione. Al suo interno ha già integrato oltre 20 ospedali, 400 ambulatori medici, una divisione dedicata all’assicurazione sanitaria e un settore per i servizi commerciali e internazionali. UPMC è affiliata alla “Schools of the Health Sciences” dell’Università di Pittsburgh, con la quale sta creando un nuovo prototipo di assistenza sanitaria, utilizzando innovazioni scientifiche, tecnologiche e mediche per ispirare e promuovere un modello di cura responsabile, economicamente efficiente, e orientato alla centralità del paziente.
Le terapie avanzate che consentono di ridurre i disagi per i pazienti
Anche grazie a questo tipo di offerta di salute, i Cancer Center UPMC sono in grado di assicurare l’accesso a tecnologie e tecniche avanzate, fra le quali: Truebeam™ STx; RapidArc®; IMRT (Intensity Modulated Radiation Therapy, radioterapia a intensità modulata); IGRT (Image Guided RadioTherapy, radioterapia guidata dall’immagine); CT (TAC) 64 slide computed tomography. In particolare, il Centro del S. Pietro FBF dispone avanzate tecnologie per il trattamento dei tumori, tra cui la IGRT e la IMRT oltre alla radiochirurgia stereotassica. Queste metodiche rappresentano una valida alternativa alla chirurgia tradizionale per tutti i tumori difficili da aggiungere chirurgicamente, come quelli siti in prossimità di organi vitali, e per tutti quei pazienti che presentino specifiche controindicazioni all’intervento chirurgico, come i più anziani e fragili. I trattamenti, eseguiti in regime ambulatoriale, non sono invasivi, non provocano dolore. Nel Centro di radioterapia ad alta specializzazione UPMC San Pietro FBF si effettuano trattamenti di neoplasie primitive, secondarie (metastatiche) o recidive (ricadute di malattia) in diversi parti del corpo tra i quali: encefalo, polmone, testa e collo, pancreas, fegato, midollo spinale, prostata e apparato riproduttivo femminile. Le terapie effettuate presso il Centro sono eseguite in regime ambulatoriale, non provocano dolore, non richiedono medicamenti particolari né anestesia e non richiedono lunghe degenze, essendo di norma di breve durata. Tutto ciò, oltre a ridurre eventuali complicanze, non interferisce con le abituali e quotidiane attività della persona ammalata.
Radiochirurgia guidata dalle immagini e approccio multidisciplinare
Il sistema del Centro di Radioterapia ad alta specializzazione UPMC del San Pietro FBF per la radiochirurgia guidata dalle immagini – che richiede una localizzazione estremamente precisa per evitare danni agli organi e ai tessuti vicini – utilizza un approccio multidisciplinare al trattamento dei tumori secondo il modello utilizzato nei centri oncologici di UPMC e protocolli terapeutici che paini di cura personalizzati. L’équipe medica che segue il paziente lavora a stretto contatto con un team di specialisti di varie discipline (neurochirurgia, oncologia medica, oncologia chirurgica, fisica medica, anatomia patologica, radiologia diagnostica, dosimetria, nursing, nutrizione e gruppo di supporto). Altre tecniche innovative che verranno impiegate nel nuovo Centro del S. Pietro FBF sono l’imaging tridimensionale (3D), utilizzata nella fase di pianificazione del trattamento allo scopo di identificare posizione, forma e dimensioni della neoplasia, per permettere di definire sia il volume tumorale da irradiare con il massimo della dose, sia i volumi dei tessuti sani circostanti da preservare e l’imaging a quattro dimensioni (4D), che consente di valutare, durante la respirazione, lo spostamento del tumore in relazione al movimento del torace, dell’addome e degli organi circostanti.
UPMC Italy: dopo lo sbarco in sicilia approda anche nel lazio
Nel nostro Paese UPMC guida e finanzia già diversi progetti internazionali di ricerca, sviluppo tecnologico e formazione nel settore delle biotecnologie e della medicina rigenerativa. UPMC Italy, inoltre, gestisce da tempo l’Istituto Mediterraneo per i Trapianti e Terapie ad Alta Specializzazione (ISMETT) che ha sede in Sicilia e supporta la fondazione Ri MED, nata nel 2006 a Palermo da una partnership internazionale fra Governo italiano, Regione Siciliana, CNR, University of Pittsburgh e University of Pittsburgh Medical Center (UPMC), con lo scopo di promuovere, sostenere e condurre progetti di ricerca che favoriscano il rapido trasferimento dei risultati nella pratica clinica. La realizzazione del Centro per le Biotecnologie e la Ricerca Biomedica (CBRB) a Carini (PA) è stato il primo progetto volto a concretizzare gli obiettivi della Fondazione. Il Centro di Radioterapia ad Alta Specializzazione UPMC del S. Pietro Fatebenefratelli di Roma è quindi la quarta realizzazione sul territorio italiano, in termini tecnologie avanzate e di persone appositamente formate, e si pone come missione quella di assicurare la migliore assistenza al paziente e i massimi standard di diagnosi e cura, possibili grazie a soluzioni cliniche a una tecnologia sempre più evoluta. Del resto, il partner principale di UPMC Italy è proprio l’Ospedale San Pietro FBF di Roma.
Il network oncologico UPMC
Il Centro di Radioterapia ad Alta Specializzazione UPMC San Pietro FBF fa parte del network oncologico di UPMC, una rete di circa 5.000 medici convenzionati, 20 ospedali, numerosi ambulatori, centri oncologici e di cui fanno parte programmi sanitari dedicati sia ai servizi diagnostici sia alla riabilitazione. Grazie alla sua espansione internazionale, il network garantisce equo accesso alla diagnosi e alla cura negli Usa, in Irlanda e ora anche in Italia. Il network è specializzato nel trattamento delle neoplasie attraverso gli UPMC Cancer Centers (38 centri in Usa, 2 in Irlanda e 1 in Italia), che rappresentano una rete integrata per l’oncologia e assicurano elevati standard di cura a oltre 72mila pazienti ogni anno. Gli UPMC Cancer Centers sono partner attivi di UPCI – University of Pittsburgh Cancer Institute – che solo nel 2010, ha raccolto fondi di ricerca pari a 170 milioni di dollari dal National Cancer Institute americano. Gli UPMC Cancer Centers impiegano oltre 1.700 persone tra medici, infermieri, ricercatori e personale tecnico/amministrativo. Hanno elaborato oltre 4.500 tra studi e ricerche negli ultimi cinque anni e, insieme al Cancer Institute dell’Università di Pittsburgh, sono menzionati annualmente da U.S. News & Reports “Best of Best” tra i migliori programmi oncologici degli Stati Uniti. Presso gli UPMC Cancer Centers lavorano team composti da specialisti in 14 diverse aree, ciascuno focalizzato su una specifica tipologia neoplastica.
La radioterapia IMRT/IGRT
La radioterapia con fasci a intensità modulata (Intensity Modulated RadioTherapy o IMRT) permette di conformare il fascio di radiazioni sull’area da irradiare con una maggiore precisione rispetto alla radioterapia tradizionale/3D, adattandosi meglio alla forma della massa tumorale anche in situazioni particolarmente delicate (per esempio quando il tumore è a stretto contatto con il midollo spinale). Con la radioterapia immagine-guidata (Image Guided RadioTherapy o IGRT) è possibile, inoltre, migliorare ulteriormente la precisione del trattamento seguendo, durante l’irradiazione, i piccoli movimenti del paziente o gli spostamenti della massa tumorale o degli organi sani circostanti dovuti per esempio ai naturali atti fisiologici quali respiro, peristalsi, pulsazioni arteriose. Ciò è possibile grazie a un sistema di acquisizione di immagini TC (cone–beam TC) che mostra prima di ogni trattamento la posizione del paziente, della massa tumorale e degli organi critici (sani), consentendo di adattare la somministrazione della dose terapeutica al preciso bersaglio in ogni singolo giorno di terapia. La IMRT/IGRT consente quindi di incrementare in modo sensibile la dose terapeutica per ogni singola frazione e di rilasciare diverse dosi in differenti zone del tumore, al fine di aumentare la selettività e l’efficacia terapeutica permettendo anche una minore irradiazione dei tessuti sani e una generale minore tossicità per il paziente.
La radiochirurgia stereotassica. Una lunga storia
La radiochirurgia stereotassica, anche detta radiochirurgia, è una metodica di trattamento dei tumori, tramite irradiazione, con computer treatment planning system 3D apposito. Questa tecnologia permette di indirizzare in una singola frazione una dose elevata di radiazioni ionizzanti direttamente sul bersaglio ed è una valida alternativa alla chirurgia tradizionale. Un approccio simile lo si impiega anche di malattie non tumorali come nelle malformazioni vascolari cerebrali: in questo caso si tratta però di “chirurgia” stereotassica, che e non utilizza le radiazioni. La radiochirurgia stereotassica vera e propria è stata introdotta negli anni Cinquanta dal neurochirurgo svedese Lars Leksell (1907-1986). L’apparecchio da lui utilizzato era in grado di produrre una radiazione tanto concentrata che la metodica è stata anche chiamata Gamma Knife, cioè “coltello ai raggi gamma”. Oltre alla Gamma Knife si utilizza oggi anche un sistema che su un acceleratore lineare impiega un apparecchio di collimazione multilamellare dinamico, mentre le più recenti evoluzioni hanno portato alla radioterapia robotica. La metodica ha lo scopo di limitare il danno ai tessuti limitrofi e di ridurre al minimo gli effetti collaterali. In alcuni casi si attua dopo la radioterapia esterna oppure per il trattamento di tumori poco voluminosi che non possono essere rimossi chirurgicamente e, in questo caso, è sostitutiva della chirurgia tradizionale, che oltretutto è molto più invasiva.
“Io…dopo”: quando a parlare della malattia sono i ragazzi di oggi
La ricchezza interiore di un malato è sempre un tesoro; ma nei giovani pazienti – se il malato ha 15 o 20 anni – il suo valore è inestimabile. Le storie autografe raccolte da Lorenzo Spaggiari in “Io…dopo – Io adolescente e la mia vita con il cancro” non sono solo vicende di malattia, ma rappresentano piuttosto uno spaccato della straordinaria generazione di ragazzi che abbiamo la fortuna di avere accanto a noi in quest’epoca. Sono persone consapevoli, che non sfuggono di fronte ad una realtà spesso crudele, e la affrontano non solo senza cinismo, ma anche senza mistificazioni. Ogni dettaglio che raccontano è una lezione di vita che ci offrono senza pontificare. Il fil rouge che unisce Valerio a Luca, a Eugenio, a Michele, a Mario, a Alessandro e agli altri è l’affermazione della vita come valore in sé e dell’amore per gli altri – i genitori, gli amici, gli altri malati – come prima espressione di questo valore. In questo “Io... dopo” più che un libro sul cancro è un libro d’amore.
A cura di Il Pensiero Scientifico Editore
Collana Graffiti, 2013
Indirizzi utili
CENTRO DI RADIOTERAPIA AD ALTA SPECIALIZZAZIONE UPMC – OSPEDALE SAN PIETRO FATEBENEFRATELLI
Via Cassia, 600 - Roma
Tel. 06.88846800 - Fax 06.88846802
info@upmcsanpietro.it
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